Riapre la Casa Museo Andrich a Torcello con un'installazione di Silvio Cattani
Riapre la Casa museo Andrich a Torcello con l’omaggio al Maestro Lucio, poliedrico artista di origini bellunesi che nell’isola della Laguna Nord si era trasferito trovando ispirazione per i suoi lavori. Insegnante di mosaico all’Accademia e docente di figura al liceo artistico, ha lasciato una collezione di opere con migliaia di pezzi di ogni materiale: dal legno al vetro, dalla ceramica ai tessuti, come gli arazzi e le sete stratificate disegnate e ricamate dalla moglie Clementina abile sarta. Una eredità esposta nelle stanze della dimora e raccolta grazie al lavoro di ricerca del nipote Paolo improvvisamente scomparso l’anno scorso.
I locali e il giardino esterno - ricomposti dal modenese Andrea Reggianini, che in questi mesi ha proseguito l’attività - possono essere visitati in occasione della mostra dal titolo “Traiettoria Andrich”, in programma dal 2 al 5 giugno prossimo (dalle ore 11.00 alle 17.00) insieme ad una installazione pittorica firmata da Silvio Cattani, attualmente vice presidente del Mart di Rovereto (Trento), che fu allievo di Lucio Andrich.
«Un tributo doveroso – spiega Cattani – per coloro che hanno conosciuto zio e nipote e per quanto rappresenta questo posto, soprattutto nella memoria di molti studenti di allora. In questo spazio vicino alla Palude della Rosa si respira tutto lo spirito laborioso della gente di montagna che con la natura ha instaurato un rapporto solido di reciproco scambio». «Il progetto, che è patrocinato dalla Città di Venezia – aggiunge Andrea Reggianini – è un invito a tornare per vedere come il risveglio di piante e fiori coincida con l’inizio di una nuova stagione. Un patto che si rinnova ancora una volta all’insegna della bellezza».
Foto: https://museoandrich.com (credits: Habitat Torcello)