Nel weekend doppio appuntamento teatrale per i più piccoli
Una domenica all'insegna del teatro dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie. Il 28 gennaio il Settore Cultura del Comune di Venezia apre le porte dei teatri Momo e Groggia con due spettacoli unici pensati in collaborazione con gli Amici della Musica e La Piccionaia.
Teatro Momo
Al Momo va in scena l’ultimo appuntamento della rassegna Fiabe Musicali, organizzate con Amici della Musica di Mestre: alle ore 16.30 l'Associazione Musicamorfosi propone lo spettacolo "Differenzio e Ricicletta. Una fiaba riciclata", indicato per bambini e ragazzi dai 6 agli 11 anni.
Tutto può avere una seconda vita, tutti hanno diritto a un’altra opportunità. E così, Differenzio e Ricicletta, due nobili decaduti vissuti da sempre nello sfarzo e nello spreco, decidono di viaggiare con il loro cassonetto trasformato in forziere per promuovere la cultura del riuso. Attraverso canzoni e giochi a premi incoraggiano a differenziare per riciclare gli scarti delle nostre città.
Teatrino Groggia
Al Teatrino Groggia, alle 16.30, va invece in scena "California under routine" del Collettivo Baladam B-Side, spettacolo vincitore di una menzione speciale al Premio Scenario Infanzia 2022. Sarà un evento itinerante, che si svolgerà sia in teatro che nel parco di Villa Groggia, e per il quale ogni spettatore dovrà portare con sé un paio di occhiali da sole.
Dopo una giornata passata in spiaggia, un gruppo di surfisti si riposa attorno al fuoco serale. Ognuno di loro racconterà una storia agli altri, coinvolgendo il pubblico in una tessitura di storie comiche a incastro, in cui non si capirà più bene a chi bisogna credere. "California Under Routine" è un progetto multidisciplinare che analizza la relazione tra finzione e realtà nel nostro mondo ipermediato. Il discorso ruota attorno al linguaggio come strumento di manipolazione della realtà ed esplora il tema della superstizione utilizzata in ambito educativo. Non è uno spettacolo frontale, ma un accadimento in cui ci si muove da un luogo d’attesa a un luogo d’incontro attraversando una soglia. Il progetto mette in discussione la forma-spettacolo, decostruendo il patto narrativo e ricercando un’arte non di narrare, evocare o spiegare, ma letteralmente di far accadere qualcosa, attraverso una poetica dell’inatteso.