In scena a Sant'Alvise "Prova d'Amore", momaria basata su una storia reale veneziana
Venerdì 16 giugno alle ore 21.30, per la rassegna Venezia Suona al Parco ex Umberto I a Sant'Alvise, andrà in scena Prova d'Amore, 'momaria' in un atto basata su una storia realmente accaduta nella città lagunare nel corso del Cinquecento.
Lo spettacolo è interpretato da Roberto Bianchin, Luca Colferai, Luca Costantini, Numa Echos, Anna Santini e Federica Zagatti Wolf-Ferrari. Direttore di scena è Isidoro Prati. Costumi e accessori di Nicoletta Lucerna.
I fatti
Bianca Cappello, nobildonna veneziana divenuta per propri meriti granduchessa di Toscana, mette in dubbio con fondati motivi la virilità del principe Vincenzo Gonzaga di Mantova, che vorrebbe sposare in seconde nozze la figlia di Francesco II de Medici, granduca di Toscana e secondo marito di Bianca Cappello. Per far ciò ha organizzato a Venezia (nel 1586) una vera e propria "Prova d'Amore", incaricando il più abile notaio del tempo, Belisario Vinta, di organizzare l'esame: trovare una vera vergine certiicata, preparare l'ambito legale della Prova.
La momaria
È un genere di spettacolo pubblico tipico del Rinascimento veneziano: un misto di recitazione, esposizione, tableau vivant, accompagnato da musica e mimo e anche danza, con un tema unitario di qualsivoglia argomento. La parola momarìa si legge come un qualsiasi condizionale in veneziano: vorìa, podarìa, me piasarìa. La Compagnia de Calza «I Antichi» mette in scena preferibilmente se non esclusivamente momarìe.