Tempus memoria identitas
Memoria Tempus Identitas: due personali, a cura di Francesca Giubilei e Monica Mazzolini, nell’ambito della rassegna Memoriae, realizzata da Santina Ricupero, in collaborazione con Contemporis ETS
ente promotore: Comune di Spinea (Venezia)
sedi espositive:
Oratorio di Santa Maria Assunta, via Rossignago Spinea
Oratorio di Villa Simion, Via Roma 265 Spinea
Memoria Tempus Identitas:
Francesca Giubilei / Maria Angela Tiozzi / Oratorio Villa Simion
Monica Mazzolini / Santina Ricupero / Oratorio di Santa Maria Assunta
inaugurazione: venerdi’ 27 maggio 2022 ore 17.30 Oratorio Villa Simion
presentano: Francesca Giubilei e Monica Mazzolini
a seguire, nell’ Oratorio Santa Maria Assunta, Monica Mazzolini presenta Scritture del tempo, libro fotografico di Santina Ricupero
durata della mostra: dal 27 maggio al 12 giugno 2022
orari: da giovedì a domenica 15.30-19; sabato e domenica anche 10-12
Memoria Tempus identitas è la doppia mostra che conclude la rassegna di arte contemporanea MEMORIAE. La rassegna, iniziata lo scorso anno, ha indagato i rapporti della memoria con il silenzio, il tempo, l’oblio, lo sradicamento, la natura, l’identità proponendo 6 doppie personali in due sedi differenti. È stato dedicato inoltre un omaggio a Pier Paolo Fassetta, con una personale in entranbe le sedi.
A confronto ora una selezione di foto di Santina Ricupero, appartenenti alla serie Scritture del tempo, e la selezione di opere di Maria Angela Tiozzi appartenenti alle serie Edificazioni, Ritratti di e Doppia vita.
Maria Angela Tiozzi, si appropria invece proprio di volti e immagini fotografiche già esistenti: l’elemento originale, manipolato e riscritto, conduce comunque in un contesto straniante e atemporale. Nella serie Ritratti di, scrivono Francesca Giubilei e Luca Berta, “la pittura è realistica, sorprendentemente vicina all’immagine riprodotta meccanicamente, eppure la fisionomia originaria non esiste più (…) l’unità della composizione vengono ulteriormente negate quando l’opera, originariamente in formato A4, viene stampata, ingrandendola di oltre dieci volte (…) aggiungendo un ulteriore livello espressivo alla narrazione secondo la tecnica della mise en abyme”. L’elemento evocativo e realistico si influenzano vicendevolmente creando sempre nuovi depositi formali anche nel work in progress, Edificazioni (foto su mdf, pittura) e nella recente serie Doppia vita (pittura, grattage su acetato).