A Venezia il vernissage de "Le Colonete", la manifestazione artistica tra tradizione e innovazione
Da Guidi a Music, da Santomaso a Vedova, da Licata a Eulisse, con la fondamentale presenza di quanti si dedicano all’arte per puro diletto. L’Associazione Le Colonete anche quest’anno propone la mostra collettiva di pittura, fotografia e grafica sotto i portici subito dietro a Piazza San Marco dove, nel tempo, continuano ad incontrarsi e ad esporre, oltre ai grandi maestri, anche esordienti e dilettanti uniti dalla passione per l’arte.
Sabato 23 settembre alle ore 17.00 a Venezia, in Rio Tera? de le Colone - Calle dei Fabbri, si terra? il vernissage della 44esima edizione de Le Colonete. La Mostra, allestita open air, si sviluppa fra i portici e le colonne di un incantevole angolo della citta? lagunare e potra? essere visitata fino al 29 settembre.
In questa edizione verranno consegnati i Riconoscimenti Speciali all’artista, pittore e scultore Tobia Rava? e al performer, regista e direttore artistico veneziano Mattia Berto. Inoltre, l’associazione ha voluto ricordare, a cento anni dalla sua nascita, la socia Luigina De Grandis pittrice, incisore, scrittrice ed allieva prediletta di Bruno Saetti.
Il maestro Toni Toniato, veneziano, classe 1931, artista, poeta, storico e critico d’arte, scrive così nella presentazione pubblicata in occasione del 40ennale della mostra: «A suo modo ha fatto gia? “storia” l’attivita? svolta dall’Associazione Le Colonete che ora ricorda, meritatamente, quarant’anni di vita contrassegnati – durante il corso dal 1979 al 2019 – da puntuali e sollecitanti manifestazioni non solo espositive, le quali hanno avuto l’obiettivo di porre per tema principale e, a duetto confronto, protagonisti e comprimari della scena artistica e culturale della citta?. Di fatto, basterebbe soltanto scorrere l’elenco degli intellettuali premiati in questi anni per dimostrare l’ampiezza di interessi e di vedute che hanno guidato l’impegno generoso ed appassionato degli organizzatori in tutte le varie iniziative intraprese e portate validamente a termine con analogo ed esemplare proposito, rivolto innanzitutto a trasformare ogni evento in una forma di animata festosa socialita?».
Oltre, quindi, alla «liberta? di esserci al di la? del valore (se di valore si puo? parlare, in termini economici o meramente estetici)», usando le parole della critica e poeta Francesca Brandes, il secondo elemento distintivo di questo evento e? proprio la festosa partecipazione della cittadinanza e degli ospiti extralocali. Una gioiosa kermesse, che pone al centro dell’attenzione la produzione artistica e la partecipazione diretta a fronte di una citta? che viene troppo spesso intesa esclusivamente come una “qualificata vetrina”.
E? una maniera concreta per ritrovare la tradizione di una specificita? di proporre arte tutta lagunare, da cui sono nati movimenti importanti e di livello internazionale come quello di Ca’ Pesaro, dell’esperienza breve ma esemplare dell’Arco, del Fronte Nuovo delle Arti; e proporre l’innovazione e la sostenibilita? per la citta?.