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Oasi di Noale, 43 ettari rigenerati e riconsegnati al territorio

Mercoledì 15 febbraio s’inaugura il secondo stralcio dell’opera realizzata da Acque Risorgive nel basso corso del Rio Draganziolo. Un’area di 43 ettari fruibile come habitat di pregio naturalistico

Inaugurazione dei lavori del secondo stralcio dell’oasi di Noale: 43 ettari che si trovano lungo il basso corso del rio Draganziolo, a pochi passi dal centro storico e nel passato utilizzati come cave di argilla, hanno trovato una nuova funzione idraulica. Grazie all’intervento realizzato da Acque Risorgive insieme al Comune di Noale, con il contributo della Regione del Veneto, viene consegnato al territorio e ai cittadini un habitat di grande valore ambientale.

La cerimonia inaugurale, in programma mercoledì 15 febbraio, 10.30, nella sala comunale Maso in via degli Ongari, rappresenta un importante traguardo che corona il sogno di quei noalesi che si sono prodigati ancora negli anni ’90 perché questa area potesse essere tutelata. L’intervento portato a termine dal Consorzio di bonifica è consistito in due stralci: il primo, ultimato ancora nel 2007, per un valore di 2 milioni di euro; il secondo, quello terminato nel 2022, per un importo di 2 milioni e 300 mila euro. Fondi che sono stati stanziati nell’ambito della pianificazione regionale finalizzata all’abbattimento dei nutrienti sversati dal bacino scolante in laguna. «Abbiamo realizzato – spiega il direttore di Acque Risorgive, Carlo Bendoricchio – un bacino di fitodepurazione che, attraverso piante e microrganismi, assimila i nutrienti presenti nelle acque, come azoto e fosforo, che altrimenti finirebbero in laguna. Non solo: con questo intervento possiamo realizzare il taglio del picco di piena del rio Draganziolo, sfruttando i circa 320 mila metri cubi di invaso, riducendo in modo sensibile il rischio idraulico del territorio circostante».

Ad oggi il Consorzio di bonifica ha realizzato 190 ettari di aree umide, 68 ettari di boschi igrofili e 27 chilometri di fasce tampone. A questi si aggiunge una riqualificazione di 53 chilometri di canali di bonifica. «L’oasi di Noale – ricorda il presidente di Anbi Veneto e Acque Risorgive Francesco Cazzaro - si inserisce in questo grande sforzo compiuto per riqualificare aree, a volte degradate, riutilizzandole per nuovi scopi e offrendole alla fruibilità dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e rigenerazione».

A preservare l’habitat di questo delicato ecosistema ci pensa il Wwf che, come spiega il referente per l’oasi Andrea Chinellato, è impegnato a tutelare la biodiversità e a promuoverne il valore attraverso un’attività didattica rivolta in modo particolare alle scuole. Sul valore ambientale del progetto, interviene anche l’Amministrazione comunale. «L’oasi – assicurano il sindaco Patrizia Andreotti e la vicesindaco Alessandra Dini, con delega all’Ambiente – rappresenta un fiore all’occhiello per Noale, candidando la nostra città a diventare punto di riferimento per un territorio più vasto in materia di riqualificazione dei fiumi e salvaguardia del patrimonio naturalistico ad essi legato».

La cerimonia di inaugurazione, alla quale interverrà anche l’assessore regionale Roberto Marcato, prevede la proiezione di un video realizzato dal Consorzio, gli interventi del direttore Bendoricchio e dei referenti del Wwf e le conclusioni del presidente di Anbi Francesco Vincenzi. A seguire, gli interessati potranno visitare, accompagnati da tecnici di Acque Risorgive, i lavori del secondo stralcio. Sabato 18 e domenica 19 febbraio il Wwf di Noale è a disposizione per una visita guidata di circa un'ora. L'inizio della visita è fissato alle 10 con ritrovo sul ponte di via Spagnolo.

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