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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Sanità, sociale, filiere produttive, lavoro: sfida dei candidati consiglieri in Cia Venezia

L’appuntamento elettorale ha visto confrontarsi i candidati al Consiglio Regionale del Veneto sui temi dell'attualità

Condivisione trasversale per il documento che Cia Venezia ha illustrato ai candidati al Consiglio Regionale del Veneto. L’appuntamento elettorale, che si è tenuto al centro cardinal Urbani di Zelarino, aperto dal presidente provinciale Paolo Quaggio, coordinato dal responsabile di Cia San Donà Angelo Cancellier e chiuso dal presidente regionale Gianmichele Passarini, ha visto confrontarsi Aurora Marchioro (Italia Viva, candidata presidente Daniela Sbrollini), Erika Baldin (Movimento Cinque Stelle, candidato presidente Enrico Cappelletti), Fabiano Barbisan (Zaia Presidente, candidato presidente Luca Zaia), Stefano Barbieri (Partito Democratico, candidato presidente Arturo Lorenzoni), Irene Salieri (Il Veneto che vogliamo, candidato presidente Arturo Lorenzoni), Otello Bergamo (Forza Italia, candidato presidente Luca Zaia).

I temi

«Ben prima della crisi provocata dal coronavirus – ha spiegato Quaggio – Cia Agricoltori Italiani aveva sviluppato il progetto “Il Paese che vogliamo”, che mette al centro l’agricoltura e le aree interne per lo sviluppo del territorio. Abbiamo declinato su scala metropolitana gli obiettivi di questo progetto, chiedendo ai candidati di esprimere la propria posizione e un impegno al confronto». Per quanto riguarda la manutenzione infrastrutturale, particolare accento è stato posto al completamento dell’idrovia Venezia Padova, opera che può avere utilità anche per il settore agricolo, bacino di acque per l’irrigazione e contenimento di eventuali piene. «Abbiamo inoltre chiesto (anche attraverso un confronto con i sindaci) la stesura di “bilanci dei consumi del suolo” finalizzati al riutilizzo degli spazi e degli edifici attraverso incentivi e sanzioni che possono facilmente liberare l’inutilizzato. Siamo consapevoli della necessità di infrastrutture, ma proponiamo di sviluppare quelle esistenti, al fine di non consumare ulteriore suolo. Ci auguriamo dunque che non vengano prese più in considerazione opere come la “Tav bassa”, la “Romea Commerciale” o l’“Autostrada del Mare”». Anche il territorio metropolitano di Venezia paga uno scotto alla presenza di fauna selvatica. «In particolare le nutrie, di cui si parla molto ma per contrastare le quali si fa molto poco. Ciò sta creando danni diretti alle aziende, prevalentemente su mais, soia e ortaggi, ma sta letteralmente minando gli argini di molti corsi d’acqua e tenendo conto che il nostro territorio è per il 30% sotto il livello del medio mare, espone a forte rischio idraulico cittadini e agricoltori».

Filiere produttive

Infine un appello sulle filiere produttive. «La nostra provincia è ricca di DOP, IGP, DOC e DOCG. E ci sono enormi potenzialità non sfruttate nel campo del turismo. Servono maggiori politiche di valorizzazione dei prodotti e allo stesso tempo occorre avviare un nuovo rapporto con l’agroindustria ed il commercio. Troppi sono i soggetti che a vario titolo impegnano risorse, speso messe a disposizione dalla regione con fondi comunitari. Riteniamo – ha concluso Quaggio - che vada realizzato un unico progetto, armonizzando interventi e investimenti razionalizzando le azioni sotto il profilo organizzativo ma anche prevedendo una puntuale analisi degli obiettivi e dei risultati ottenuti». Ultima considerazione sui temi della sanità e del sociale che sono stati posti dal Presidente Anp Giuseppe Scaboro. «La nostra sanità è tra le migliori in Italia, eppure ci sono ancora molte criticità non risolte come strutture carenti di personale, liste d’attesa che ora sono aumentate, case di riposo in attesa di una riforma ormai da 20 anni».

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