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"Ticket per entrare a Venezia, meglio puntare su altre cose"

Il ministro Franceschini chiude la porta all'ipotesi di chiedere un "obolo" ai turisti: "Dobbiamo valorizzare altre perle del nostro territorio"

Ticket d'ingresso a Venezia? Al di là delle questioni normative, il ministro per i Beni culturali, sabato mattina presente a un convegno a Cernobbio, sul lago di Como, chiude la porta a questa eventualità per una questione di principio: "Si parla spesso della possibilità di far pagare ai turisti una specie di biglietto per mettere piede a Venezia, ma mi sembra difficile pensare a un ticket per le grandi città".

Le sue parole durante la sedicesima edizione del Forum di Confcommercio: "Forse - ha aggiunto l'esponente del governo Renzi - bisogna fare cose diverse, saper valorizzare altre bellezze turistiche e fare in modo che i flussi turistici si spostino nel resto del Paese. Abbiamo parti straordinarie colme di bellezza e di potenzialità che non hanno turismo internazionale. È evidente - ha concluso - che il lavoro che dovremmo fare per il paese è far sì che il turismo si strutturi e si sposti nel resto del territorio e su questo stiamo lavorando a una serie di itinerari".

Il dito viene puntato soprattutto su alcuni tesori situati nel Meridione che però godono di poco turismo internazionale: al di là delle città più conosciute, come Firenze, Roma, Venezia o Milano, dunque, l'auspicio del ministro Franceschini è che si trovi il modo di "bilanciare" questo tipo di flussi. Un discorso che tiene banco anche a livello locale da molti anni e che con l'Expo alle porte costituirà con ogni probabilità un argomento caldo anche all'interno della campagna elettorale per le prossime Amministrative.

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