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La storia delle ossa di drago nascoste a Venezia

Come mai nella Basilica di Santa Maria e San Donato nell’isola di Murano sono conservate ossa di drago

C'è una curiosità veneziana molto particolare e poco conosciuta che vuole che in città siano nascoste delle ossa di drago. Potrebbe sembrare fantascienza ma sembra proprio che in una basilica della città lagunare siano presenti i resti di un drago. Dove? A Murano e nello specifico dietro l'altare maggiore della meravigliosa Basilica di Santa Maria e San Donato, uno dei fiori all'occhiello dell'isola veneziana. Ma perché in un luogo sacro di un'isoletta della laguna di Venezia ci sono delle ossa di drago? Scopriamolo insieme.

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La storia delle ossa di drago a Murano 

Nella Basilica di Murano, dedicata ai danti Maria e Donato, sono appese le vertebre di un animale gigantesco. Secondo la tradizione popolare, questi sarebbero resti di un drago anche se le teorie più plausibili vogliono che si tratti di ossa fi balena. Negli anni, però, questa leggenda del drago è stata tramandata oralmente di generazione in generazione e racconta la storia di una creatura terribile che proprio San Donato riuscì a sconfiggere. Si tratta di una storia popolare risalente al XII secolo quando furono portati i resti del santo a Murano all'interno della chiesa che poi avrebbe preso il suo nome. Tra i vari miracoli attribuiti a San Donato, infatti, c'è anche quello di aver vinto una battaglia contro un terrificante mostro ucciso con il segno della croce. Per questo motivo, quando le reliquie del santo giunsero a Murano, arrivarono in chiesa anche le ossa dell'animale sconfitto. Oggi queste ossa sono ancora esposte e per trovarle bisognerà guardare tra i mosaici e gli altri oggetti d'arte dietro l'altare della chiesa. 

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