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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Favola Tuta: esce dal carcere, entra in campo e realizza il gol decisivo

L'ex calciatore del Venezia era stato arrestato giovedì scorso perché accusato di non pagare gli alimenti alla moglie. Poi la notte in cella con otto detenuti e una partita che non scorderà mai

Favola a lieto fine per Tuta. L'ex attaccante del Venezia (e di Gremio, Flamengo e Fluminense) è tornato in campo con l'Uniao Barbarense (serie A/2 paulista) e ha subito segnato un gol (e un altro annullato) poche ore dopo essere stato scarcerato dal penitenziario in cui era stato portato dopo l'arresto per il mancato pagamento degli alimenti alla ex moglie.

Tuta era stato arrestato giovedì scorso, al termine dell'allenamento della sua squadra, per non avere ancora corrisposto i 119mila reais (circa 50mila euro), compresi di arretrati e interessi, che deve all'ex moglie. I suoi legali sono poi riusciti a farlo rilasciare, dopo che il giocatore aveva trascorso la notte in carcere, in una cella assieme ad altri otto detenuti. Uscito di prigione nella notte fra venerdì e sabato Tuta, in lacrime e apparso molto provato, aveva promesso che sarebbe tornato subito in campo e avrebbe segnato.

E' stato di parola, visto che ieri ha siglato il secondo dei quattro gol con cui la sua squadra si è imposta per 4-1 sull'Atletico Sorocaba. Tutto ciò dopo che Tuta aveva lottato come un leone fin dall'inizio, si era infortunato in uno scontro di gioco con un avversario (tre punti al capo e testa fasciata) e si era visto annullare una rete. Ma al 22' st ha colpito, realizzando il gol del 2-1 e da quel momento l'Uniao ha dominato. Costretto ad uscire dal campo prima del 90' per un problema muscolare, l'ex veneziano è stato salutato da tutto lo stadio con una standing ovation durata un paio di minuti.

"Negli ultimi giorni ho provato emozioni che non dimenticherò mai - ha detto Tuta dopo la partita - ma che mi renderanno più forte. Sono stato umiliato ma la fede in Dio mi ha aiutato a venirne fuori. Dio esiste, il mio è stato un incubo, ma cerco di perdonare: meno male che mia figlia mi ha sempre creduto. Il gol? grazie alla 'torcida' e ai miei compagni di squadra".

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