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Tacopina "vede" lo stadio del Venezia e conferma l'obiettivo: pronto per il 2019-20

Coinvolti nuovi partner, mentre il sindaco Luigi Brugnaro mette pressione. Secondo il presidente è la volta buona. Firmato il contratto con l'architetto di Detroit Matt Rossetti

In altre città bisogna lottare contro l'amministrazione per un progetto del genere. A Venezia, invece, è il sindaco a fare pressione sul presidente della società perché si faccia presto. Così Joe Tacopina, patron del Venezia Fc, rassicura i tifosi e spiega che tutti stanno spingendo nella stessa direzione: il nuovo stadio di calcio in terraferma per la squadra sarà pronto entro la stagione 2019/20, come già annunciato in precedenza e ora riconfermato. Lo riportano i quotidiani locali.

E a dimostrarlo ci sono i passi in avanti annunciati dal presidente: la firma del contratto di progettazione con l'archistar Matt Rossetti, di Detroit, autore di numerosi stadi negli Usa e del settore vip della Dacia Arena di Udine; e poi nuovi partner, come la Legends per la pianificazione del progetto e la Bosch. Oltre a Thisman Speyer, una multinazionale che si occupa di ristrutturazioni. In questi giorni, tanto per dire, ci sono stati dei prelievi nel terreno a Tessera in cui è prevista l'edificazione dei nuovi impianti. L'iter prevede che Legends presenti il proprio rapporto per confrontarlo con le idee del progettista. Quindi, finalmente, ci sarà un documento da presentare al sindaco.

Insomma, Tacopina è ottimista, anche se una data precisa ancora non c'è. C'è però la volontà di concludere tutto, appunto, tra due stagioni. Nel frattempo la squadra gioca e cerca la promozione in serie A: obiettivo non facile, ma nemmeno impossibile. In un'eventualità del genere bisognerebbe valutare il trasferimento provvisorio allo stadio di Udine o Trieste. Ma c'è anche la possibilità di ottenere una deroga per il Penzo, con gli opportuni interventi di adeguamento.

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