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Umana Reyer prosegue la striscia positiva: settima vittoria in 8 gare

In un concitatissimo finale, l'Umana inanella la quarta vittoria consecutiva, riuscendo a sfatare la tradizione che, nel girone d'andata, l'aveva vista perdere con tutte le squadre negli ultimi cinque posti

Umana Reyer Venezia batte Scavolini Banca Marche Pesaro 71-68 (22-16; 41-37; 54-49). Venezia: Clark 6, Bulleri 2, Diawara 19, Marconato ne, Zoroski 3, Szewczyk 3, Young 22, Bowers 3, Rosselli 5, Magro 6, Hubalek 2, Candussi ne. All. Mazzon. Pesaro: Cavaliero 9, Stipcevic 15, Barbour 15, Thomas, Crosariol 19, Flamini, Mack 2, Bryan 2, Amici 2, Kinsey 4. All. Markovski. Arbitri: Mattioli, Filippini, Terreni. Note - Tiri da 3: Venezia 9/25, Pesaro 5/19. Tiri liberi: Venezia 16/20, Pesaro 9/16. Rimbalzi: Venezia 43, Pesaro 26. Uscito per cinque falli: Cavaliero al 9'21" dell'ultimo quarto. Spettatori: 3.506.
 

In un concitatissimo finale, l'Umana inanella la settima vittoria nelle ultime otto partite, quarta consecutiva, riuscendo a sfatare la tradizione che, nel girone d'andata, l'aveva vista perdere con tutte le squadre negli ultimi cinque posti. Eppure Pesaro, mai avanti nel punteggio, e sotto anche di undici (27-16 all'11') ha avuto anche la possibilità di vincere, ma non l'ha saputa gestire nel migliore dei modi. Sulla prima opportunità per i marchigiani, sul 68-67 per Venezia a 39" dalla sirena, gli arbitri hanno fischiato sfondamento e quinto fallo a Cavaliero su Rosselli qualche frazione prima del fallo di Szewczyk per fermare la penetrazione del play pesarese.

Sul 69-67, per l'1/2 dalla lunetta di Diawara, Stipcevic è andato invece in lunetta con 3 secondi ancora da giocare, ma ha fallito il primo libero, realizzando, nel tentativo di sbagliarlo, il secondo. Più freddo Young, miglior giocatore del match, sul fallo sistematico dei pesaresi, con il disperato tentativo di Stipcevic per il supplementare che non ha raggiunto nemmeno il ferro.

Prima del concitato finale, a decidere l'andamento di una partita non bella, con parecchi errori su entrambi i fronti, è stata la maggiore qualità del roster di Mazzon, che ha dominato a rimbalzo (43-26 il conto finale, con ben 18 rimbalzi offensivi per i veneziani), trascinata sotto le plance da Magro (11 rimbalzi nella bella sfida con Crosariol), nella serata-no di uno Szewczyk con la parziale giustificazione della febbre.
(ANSA)

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