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Mestre

Non porta l'alunno in gita, lui si vendica e le distrugge l'automobile

Quattro ruote bucate e la carrozzeria gravemente danneggiata, per la professoressa di una media di Mestre: sarebbe stata vittima di ritorsione

Una ritorsione in piena regola, contro l'insegnante colpevole di non averlo portato in gita: almeno, questa è l'ipotesi formulata da una professoressa di Mestre, che mercoledì ha chiesto l'intervento del 113 dopo essersi ritrovata l'auto completamente distrutta. Ipotesi che al momento, come riporta il Gazzettino, risulta la più accreditata.

Che si tratti di attacco volontario è evidente: la donna, che insegna in una scuola media in città, al ritorno dal viaggio scolastico ha trovato l'auto con tutte e quattro le ruote bucate. Ma l'entità dei danni è risultata ancora più ingente la mattina dopo, quando sulla vettura, lasciata davanti alla scuola, sono stati trovati gli specchietti laterali infranti e la carrozzeria rigata su buona parte della superficie.

Un doppio raid vandalico, che l'insegnante ha letto come una "lezione" ai suoi danni per la decisione di lasciare a casa dalla gita uno dei suoi alunni: una punizione inflitta per una condotta, quella del ragazzino, che evidentemente era già molto scorretta tra le mura scolastiche. Avvertito il dirigente di quanto accaduto è scattata la chiamata alla polizia, che ha fatto intervenire una volante sul posto. La donna è stata invitata a sporgere denuncia, mentre le indagini dovrebbero stabilire anche se l'autore della presunta rappresaglia sia stato uno o più.

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