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Lunedì, 29 Aprile 2024
Bilancio di fine anno

Stadio, trasporti, campus: «Venezia deve continuare a crescere»

Il discorso di fine anno del sindaco Luigi Brugnaro, che ha tracciato un bilancio delle politiche dell'amministrazione comunale

I Musei Civici, il Casinò, la riduzione del debito e gli investimenti nel trasporto pubblico sono gli esempi di buon governo citati dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, nel suo discorso di fine anno. Oggi al municipio di Mestre, attorniato dalla giunta comunale, ha fatto un bilancio del 2023 e tracciato le prospettive per i prossimi anni: «A breve inizieranno i cantieri della nuova stazione di Mestre, quella di Porto Marghera è quasi conclusa, avremo la bretella ferroviaria per l'aeroporto - ha detto -. C'è un progetto per la Città campus, con accordi con tutte le università. Abbiamo portato avanti il Bosco dello sport con lo stadio e il palazzetto, impianti che sono attesi da 50 anni: la città cresce, grazie a investimenti pubblici e privati».

Il sindaco ha iniziato con «un'arringa, per togliermi qualche sassolino dalla scarpa. Abbiamo a che fare con il partito della paura e del rancore: oggi abbiamo l'ennesima polemica» riguardante «Cassa Depositi e Prestiti che svende l'ex ospedale al mare del Lido, acquistato a 50 milioni e rivenduto a 25: chiediamoci perché si è deprezzato», visto che «le cartolarizzazioni sono state fatte in passato, quando la spesa pubblica era molto generosa pensando ai voti dei cittadini». Lo stesso su «un palazzo che valeva 14 milioni ed è stato venduto a 10 (Palazzo Poerio, ndr): parlano di svendita del patrimonio, ma non è che fosse stato stra-prezzato prima?».

«Io denuncio da anni il "sacco di Venezia" - ha proseguito - c'era un debito di 800 milioni che adesso è ridotto a 700. Venezia è un esempio per il resto d'Italia, mentre si sentono le cose più incredibili, addirittura la richiesta di dimissioni del sindaco. Ma hanno capito che non c'era neanche la logica. Abbiamo dato sicurezza per 10 anni alla Fondazione Musei Civici, che avevamo trovato in un situazione di degrado totale. Oggi il Casinò è una risorsa, produce reddito per tutta la cittadinanza, oltre che per i suoi 500 dipendenti. Con Actv abbiamo fatto la società in house e ordinato 134 bus, dei quali 90 a idrogeno e 44 elettrici; abbiamo realizzato il distributore, il primo in Italia, e appaltato un impianto di produzione dell'idrogeno a Marghera».

Risultati significativi anche sull'Autorità per la laguna: «Con il ministro Salvini, dopo attenta riflessione, abbiamo individuato il presidente, una grande persona, un urbanista che sta lavorando sodo. Ora aspettiamo l'omologazione dei controlli contro il moto ondoso e nel 2024 avvieremo una sperimentazione mondiale, quella del contributo di accesso, per rendere la città prenotabile e scoraggiare il turismo giornaliero. Ricordo - ha aggiunto - che il Mose sta proteggendo Venezia, quest'anno con 25 sollevamenti». E ancora, «è evidente che c’è un problema di calo demografico, che non riguarda solo la nostra città ma tutta Italia: per questo abbiamo firmato l’accordo "Venezia Città Campus", con cui intercettare giovani talenti italiani, europei e internazionali, e far vedere loro che qui non solo ci sono opportunità di studio, ma anche di lavoro». Brugnaro ha ricordato «gli investimenti per la cultura, il Palazzo del cinema del Lido, il centro museale al Candiani», e «i lavori per la seconda vasca di accumulo delle acque meteoriche, dopo la prima che ha messo al sicuro Mestre dagli allagamenti».

È stato anche un anno segnato da tragedie indelebili. Un pensiero è andato alle ultime vittime venete di femminicidio, Giulia Cecchettin e Vanessa Ballan («Non può finire solo con manifestazioni e panchine rosse, bisogna cambiare qualcosa concretamene») e a quelle della strage del bus precipitato dal cavalcavia Vempa di Mestre.

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