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Domenica, 28 Aprile 2024
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Venezia, due nuove case rifugio per le donne vittime di violenza

I dati del primo semestre 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, certificano un leggero incremento delle richieste di aiuto: un numero riconducibile all’emersione del sommerso

Due case rifugio attive sul territorio comunale per accogliere in emergenza le donne vittime di violenza, la terza sarà operativa entro fine novembre e una quarta aprirà i battenti nel 2024. È la risposta del Comune di Venezia alla piaga della violenza di genere, impegnato in questa battaglia da quando, nel 1994, è stato attivato il Centro Antiviolenza di Villa Franchin, a Mestre, che, grazie al lavoro delle operatrici, fa fronte alle numerose richieste di aiuto da parte di donne in difficoltà. Il Cav opera anche attraverso due sportelli, che si trovano al Lido e a Venezia, attraverso i quali viene fornito alle vittime anche supporto psicologico individuale e di gruppo, oltre alla disponibilità di punti informativi e di orientamento giuridico-legale.

Nel 2023 aumento dei casi registrati

I dati del primo semestre 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, certificano un leggero incremento delle richieste di aiuto: un numero riconducibile all’emersione del sommerso, più che all’aumento dei casi di violenza, è l’analisi delle operatrici del Cav. Per quanto riguarda le attivazioni delle operatrici del Centro h24 dal pronto soccorso di Mestre e Venezia si è passati dai 41 del primo semestre 2022 ai 59 casi nello stesso periodo del 2023. Sono 84 le donne che si sono rivolte per la prima volta al Cav e agli sportelli per il progetto di uscita dalla violenza, erano state 63 nei primi sei mesi del 2022. 

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Leggero incremento anche per il numero di donne, spesso con figli minori, accolte nelle case rifugio del Comune di Venezia: 14 nel primo semestre 2022, 16 nello stesso periodo di quest’anno. Sono 20 le donne che negli ultimi mesi del 2023 hanno intrapreso percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo. In totale sono 243 le donne inserite nel progetto di protezione e uscita dalla violenza di cui 143 nuovi accessi nel 2022. Nel 2022 gli accessi al Cav attraverso la rete dei servizi di assistenza sono così distribuiti: 79 attivazioni in reperibilità telefonica H24 dagli ospedali di Mestre e Venezia; 20 segnalazioni/ospitalità in urgenza da PrIS (dispositivo del Servizio "Pronto intervento sociale, inclusione, mediazione). 

«La prevenzione insieme alla sensibilizzazione e alla formazione, restano i pilastri per sradicare o quantomeno arginare la piaga della violenza sulle donne - dichiara la presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano -. L’aumento dei casi di violenza ci obbliga sicuramente a non abbassare la guardia, ma l’aumento delle richieste di aiuto nel nostro territorio ci spinge a pensare che le donne abbiano meno paura e più fiducia e consapevolezza nell’affidarsi ai percorsi di uscita dalla violenza e ai servizi che proponiamo. Dobbiamo parlare ai nostri giovani - spiega Damiano - educarli ai valori del rispetto, dell’uguaglianza e dell’affettività. Dobbiamo insegnare loro a gestire le proprie emozioni, ad accettare le delusioni, a rialzarsi dopo le cadute, a parlare quando si sentono fragili, soli o in difficoltà. La violenza non è un fatto privato, riguarda tutta la comunità, e ogni donna deve sentirsi libera di essere, sognare e realizzare ciò che desidera.

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