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In Veneto cresce il lavoro a tempo indeterminato: Venezia provincia con il maggior incremento

Le nuove attivazioni hanno interessato prevalentemente gli uomini, i lavoratori con cittadinanza italiana e quelli con un’età compresa tra i 30 e i 54 anni

Nonostante un contesto economico incerto a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, dell’aumento dei costi dell’energia e delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, il 2022 si è rivelato un anno positivo per l’occupazione in Veneto, grazie soprattutto alla crescita del tempo indeterminato, che dopo la contrazione registrata in periodo di pandemia ha toccato i livelli più elevati dalla crisi finanziaria del 2008.

Le assunzioni a tempo indeterminato hanno infatti toccato il livello record di 230mila attivazioni, di cui 138mila assunzioni dirette e 92mila trasformazioni, determinando un saldo positivo per +38.500 posti di lavoro stabili, a fronte di una contrazione di quelli a termine (-5.000). Nell’approfondimento statistico dell’Osservatorio di Veneto Lavoro, caratteristiche e cause di questa recente espansione dei contratti stabili.

La tendenza ad un aumento dell’occupazione a tempo indeterminato non è in realtà un fenomeno nuovo in Veneto: già a partire dal 2015 erano infatti stati recuperati i livelli occupazionali precedenti la crisi finanziaria del 2008 e dopo la brusca frenata registrata in periodo di pandemia la crescita è ripresa su ritmi sostenuti anche nell’ultimo biennio. Nell’ultimo anno le assunzioni a tempo indeterminato sono cresciute del 21% rispetto al 2021, mentre le trasformazioni sono aumentate del 56% quali stabilizzazioni di contratti a tempo determinato e del 42% come qualificazioni dall’apprendistato. Le nuove attivazioni hanno interessato prevalentemente gli uomini, i lavoratori con cittadinanza italiana e quelli con un’età compresa tra i 30 e i 54 anni, così come era già avvenuto negli anni precedenti.

I settori in cui si sono verificate più assunzioni

Il 42% degli accessi al tempo indeterminato, tramite assunzione diretta o trasformazione, è avvenuto nell’industria e in particolare nei comparti del Made in Italy e nel metalmeccanico, mentre il 57% si è registrato nei servizi, soprattutto commercio, turismo, ingrosso, logistica e servizi alla persona. Operai specializzati, impiegati e professionisti qualificati dei servizi le figure professionali più richieste.

Venezia provincia con il maggior incremento

Dal punto di vista territoriale, le province che nel 2022 hanno presentato il maggior numero di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato sono Padova, Verona, Treviso e Venezia, che è anche quella con il maggior incremento rispetto al 2021 (+38%), soprattutto per quanto riguarda le trasformazioni (+57%), considerata la sua vocazione turistica e la conseguente ampia diffusione di rapporti a termine. Dei 38.500 posti di lavoro guadagnati in regione, quasi 10.000 si sono concentrati nella provincia di Padova e altri 7.600 nel veronese.

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