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Attualità Fondamenta dei Ormesini

Il ponte del Ghetto sarà pronto entro maggio, leggermente diverso

I lavori di restauro proseguono con una variante che è stata approvata dalla Soprintendenza

Il ponte del Ghetto a Venezia sarà pronto a maggio, leggermente modificato rispetto a com'era. I lavori di ristrutturazione (iniziati a fine 2018) erano stati interrotti in seguito alle operazioni di smontaggio, quando erano emersi grossi problemi strutturali: in particolare, secondo quanto riferito dal Comune, «la riduzione della sezione resistente degli elementi portanti e la presenza di diffuse fratturazioni e microcavillature interne alla fusione di ghisa».

In pratica le lesioni sono tali da rendere impossibile una risaldatura, così l'amministrazione ha deciso di fare una variazione rispetto al progetto originario. «Di concerto con la Soprintendenza - riferisce l'assessore Renato Boraso - si è scelto di affiancare una nuova struttura portante indipendente, con funzione di tutoraggio dei cosciali storici in ghisa per mezzo di ganasce in acciaio, associate ad un sistema di tiranti metallici in grado di assicurare la verifica sismica». Il progetto ha ottenuto il via libera della Soprintendenza il 9 dicembre 2020 e i lavori sono ripresi l'11 gennaio, comportando un aggiornamento del cronoprogramma con l'aggiunta di 120 giorni di cantiere. Per il consigliere delegato alle tradizioni, Giovanni Giusto, la decisione di agire in questo modo è una «scelta di responsabilità, necessaria per assicurare la massima sicurezza del ponte».

Il ponte è situato sul rio di San Girolamo nel punto in cui il campo del Ghetto Novo apre la quinta urbana verso fondamenta degli Ormesini: era stato realizzato nel 1865 e si caratterizza per un’armonica ed esile struttura ad arco ribassato in ghisa, con parapetti a motivi floreali.

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