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Rischio incendi: manutenzione caldaie crollata 80 per cento: «Segnale di allarme»

La denuncia del presidente degli installatori mestrini Costantini: «Deve far riflettere tutti, visto che tra le cause più frequenti di incidente c’è la scarsa manutenzione»

Chi si dimentica, chi non vuole metter mano al portafoglio. Quasi nessuno, ormai, controlla la propria caldaia. Nell'ultimo anno, infatti, le manutenzioni degli impianti termici sono crollate dell'80 per cento. A denunciarlo è la Cgia di Mestre. «Un segnale di allarme – spiega il presidente degli installatori mestrini Francesco Costantini - che deve far riflettere tutti, visto che secondo il Comitato Italiano Gas tra le cause più frequenti di incidente c’è la scarsa manutenzione della caldaia, la non idoneità di canne fumarie e sistemi di ventilazione dei locali e secondo i Vigili del fuoco le intossicazioni da monossido di carbonio, killer silenzioso, sono in costante crescita».

«Tragedie che possono essere evitate»

I controlli, per contro, sono in caduta libera anche nel nostro territorio, «a seguito dello smantellamento delle strutture pubbliche preposte a questa attività», aggiunge Costantini. Dopo il decreto della Presidenza della Repubblica del 2013 e la regolamentazione della Regione Veneto, sono spariti i bollini verdi  di certificazione delle caldaie e, complice la crisi, tanti evitano le manutenzioni. «È una questione di sicurezza dei cittadini – conclude  Costantini – purtroppo, circolano ancora molte notizie incomplete, tendenziose e fuorvianti, quando non sono addirittura del tutto infondate. E nonostante gli appelli, ogni anno, sono molti i casi che leggiamo sulle colonne dei giornali di intossicazioni e decessi a causa del malfunzionamento degli impianti; queste tragedie, spesso, possono essere evitate attraverso una corretta e regolare manutenzione dell’impianto».

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