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In Lapponia per cambiare vita, la storia di Pierfrancesco

Miranese, a 31 anni ha lasciato il lavoro per seguire l'istinto. Che lo ha portato dalle parti del circolo polare artico, nel regno delle nevi e dell'aurora boreale

Una passione innata per la natura e gli ambienti selvaggi. E la voglia di mettersi alla prova, anche rinunciando deliberatamente a qualche comodità. Pierfrancesco Boldini a 31 anni ha preparato le valigie ed è partito da Mirano con destinazione Lapponia, in Finlandia, dove negli ultimi 6 mesi ha fatto la guida turistica tra boschi e laghi ghiacciati. Ritrovandosi, effettivamente, nell’habitat che gli era più congeniale.

Per farlo ha scelto di lasciare il lavoro che aveva in Italia. Laureato in biotecnologie per l’alimentazione all’università di Padova, dal 2020 aveva trovato impiego come addetto di laboratorio all’Istituto zooprofilattico di Legnaro. «Mi piaceva - racconta - ma allo stesso tempo sentivo il bisogno di assecondare il mio istinto, in particolare la passione per la natura e gli animali». Così, dopo alcune ricerche, nel 2022 si è candidato inizialmente come volontario in  un’attività di training per cani da slitta a Enontekio, all’estremo nord della Finlandia. Non proprio un contesto adatto a tutti. «Ho una certa preparazione nell’escursionismo in montagna - spiega - e in precedenza ero stato in Scozia, dove avevo conosciuto la realtà del dog sledding. L’agenzia a cui ho scritto mi ha specificato che serviva grande capacità di adattamento e naturalmente era richiesta la conoscenza della lingua inglese. Ho studiato la geografia della zona e le condizioni climatiche, mi sono procurato l’attrezzatura e l’equipaggiamento necessari». Si trattava di trasferirsi in un paesino di poche centinaia di abitanti, 300 chilometri a nord del circolo polare artico, dove in inverno le temperature raggiungono i 35 gradi sotto zero.

Lapponia 1

Nell’ottobre scorso Pierfrancesco prende il volo Venezia-Helsinki, a cui segue un viaggio notturno in treno per Rovaniemi e poi un trasferimento di altre 4 ore in autobus fino alla destinazione finale. Inizia l’attività di cura e allenamento dei cani, dog handling, in vista dell’apertura della stagione turistica. Le cose però non vanno come da programma. «Dopo due settimane mi sono reso conto che le condizioni di lavoro non erano sostenibili», spiega Pierfrancesco, che però non si dà per vinto e decide di riprovarci altrove: torna a Rovaniemi - città nota per ospitare il Villaggio di Babbo Natale, situata proprio all’altezza del circolo polare - e si guarda intorno alla ricerca di una nuova opportunità. 

Qui si ferma per qualche tempo in un b&b e fa conoscenza con il titolare, che gli propone di alloggiare gratuitamente in cambio di aiuto nell’accoglienza degli ospiti. Nel frattempo si candida per il ruolo di guida in un’agenzia specializzata in escursioni per turisti, Lapland Safaris, che lo seleziona e lo assume con contratto stagionale. A metà novembre ha un lavoro e un appartamento in affitto. Inizia un altro capitolo del viaggio e Pierfrancesco impara a destreggiarsi nelle attività outdoor tipiche del posto: safari in motoslitta, uscite con gli husky, escursioni nei boschi e pesca nel ghiaccio.

Lapponia 2

Le foto pubblicate sul profilo Instagram hanno il sapore di un sogno realizzato: scatti di immense distese innevate, laghi gelati, incontri ravvicinati con le renne. Oltre, naturalmente, alle spettacolari sfumature dell’aurora boreale che sovrastano i falò notturni. Testimonianze decisamente affini all’immaginario che incanta i viaggiatori di tutta Europa (e oltre), attirati dall’irresistibile fascino di questo regno delle nevi.

Con l’inverno infatti arrivano i turisti: il lavoro abbonda e comprende turni serali e festivi, ma non pesa. Anzi: «È stata un’esperienza entusiasmante - ricorda Pierfrancesco - che mi ha permesso di stare quotidianamente a contatto con la natura e di mettermi alla prova in un contesto internazionale. Cercavo di “complicarmi la vita”, di uscire dall’ordinario e in qualche modo mi è riuscito, superando le difficoltà iniziali».

Lapponia 3

In aprile si conclude l’esperienza alla Lapland Safaris e Pierfrancesco torna in Italia. In attesa di sapere se la sua avventura proseguirà quest’estate in Islanda, è già convinto che il prossimo inverno tornerà in Lapponia. Con sé ha ancora un post-it che era affisso alla parete del suo appartamento a Rovaniemi: dice “Act on what you want, not on how you feel”, che si può tradurre con “agisci in base a ciò che vuoi, non in base a come ti senti”. Voleva essere una specie di messaggio motivazionale ma la sua storia sembra la dimostrazione che, probabilmente, il risultato migliore si ottiene quando le due cose coincidono.

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