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La pesca protesta contro le norme europee. FdI: «Le restrizioni uccidono l'economia e la cultura veneta»

Il 12 giugno mobilitazione dell'Alleanza per la pesca: «Settore troppo penalizzato, ne va dell'identità delle comunità costiere»

La pesca italiana si fermerà in segno di protesta il 12 giugno contro i provvedimenti europei che propongono la progressiva riduzione dei giorni annui di attività in mare. La battaglia è sostenuta da Fratelli d'Italia, contraria all'«ideologismo ambientalista europeo» che ha deciso «di mettere la pesca sul banco degli imputati» senza tenere conto degli sforzi fatti dal settore negli ultimi anni: «Proprio dalla pesca mediterranea - scrivono in una nota gli esponenti FdI Luca De Carlo
, Elena Donazzan, Raffaele Speranzon, Nicola Boscolo Pecchie - sono arrivati piani di gestione, auto regolamentazione, certificazioni, virtuose pratiche di etichettatura e tracciabilità, limitazioni allo sforzo di pesca, in favore di adeguati ed ambiziosi piani di commercializzazione e produzione che agendo sul prezzo e sulla trasformazione hanno impattato di meno sugli stock ittici».

Secondo FdI, in questo modo la Commissione europea «addossa alla pesca il conto degli squilibri climatici globali», come si evince dall'approvazione del regolamento per le specie demersali illustrato dal commissario Sinkevicius. «Un atteggiamento pericoloso - proseguono - che decide di non premiare chi merita e chi ha già fatto degli sforzi (-20% dello sforzo di pesca in Italia negli ultimi tre anni e diminuzione del 16% della flotta), rischiando di creare disorientamento e frustrazione». Inoltre «non si può far notare come nel mentre si discute della ulteriore riduzione delle giornate di pesca si lasciano invariate tasse, imposte, vincoli e gravami».

La pesca, concludono gli esponenti FdI, «non è solo un’attività economica, ma un fatto identitario per l’Italia, per il Veneto, per le comunità costiere». Pertanto Fratelli d'Italia «appoggia in pieno, e si mette a disposizione a tutti i livelli, l'iniziativa dell'Alleanza delle Cooperative Italiane che il 12 giugno organizza una giornata di mobilitazione europea, impegnandosi inoltre a presentare una specifica risoluzione in Consiglio regionale».

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