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Nasce la rete antiviolenza sulle donne del Veneto Orientale

Approvato dall’amministrazione comunale di San Donà, a nome di tutti i Comuni della Conferenza dei sindaci per velocizzare i tempi di risposta

Procedure e ruoli più chiari e tempi più rapidi nei casi di violenza sulle donne. È stato approvato dall’amministrazione comunale di San Donà, a nome di tutti i Comuni della Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale, il "Protocollo di rete per il contrasto alla violenza contro le donne e domestica". «Un traguardo  – afferma la vicesindaca e assessore alle Opportunità sociali Silvia Lasfanti che ha seguito l'iter – perché i partecipanti coinvolti a vario titolo sono tanti e ringrazio in particolare il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto per il supporto e il prezioso lavoro svolto insieme con le forze dell’ordine».

Il protocollo punta a velocizzare i tempi di risposta delle istituzioni e uniformerà le migliori pratiche da adottare a seconda dei casi. «Non è una semplice formalità – continua Lasfanti – e recepisce lo schema-quadro della Regione Veneto. Se si considera che in questo lavoro ci sono: la prefettura, la questura, i comandi di carabinieri e Guardia di finanza, le procure di Venezia e Pordenone, i rispettivi tribunali civili e penali, gli ordini degli avvocati e dei medici, la Città metropolitana l’Ulss 4 e i centri antiviolenza “La Magnolia” di San Donà e “Città Gentili” di Portogruaro oltre al Centro educativo relazioni affettive (Cera), si comprende come il lavoro sia stato molto lungo. Ma il risultato è che abbiamo fatto un passo importante per strutturare la nostra rete territoriale che chiarisce bene quali d’ora in poi sono le procedure, gli attori coinvolti e quali i rispettivi compiti e ambiti d’intervento».

Altro obbiettivo è quello di capitalizzare e rendere visibile la rete che i singoli addetti delle diverse istituzioni hanno creato informalmente tra loro, migliorando i vari passaggi anche quando, per esempio, ci sono avvicendamenti di personale – continua la vicesindaca – perché ora ogni istituzione saprà com’è organizzata la rete territoriale e a chi fare riferimento». Soddisfatto anche il sindaco di San Donà Andrea Cereser. «Era fondamentale arrivare quanto prima alla firma di questo protocollo per il territorio del Veneto Orientale, anche per il ruolo che il documento assegna a tutti gli enti coinvolti sul fronte della prevenzione. Il nostro impegno è sempre stato massimo, soprattutto nei confronti delle generazioni più giovani. L’auspicio, naturalmente, è che questo protocollo antiviolenza, ora che è formalizzato, debba essere applicato il meno possibile».

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