rotate-mobile
Attualità

Slot, il Tar respinge i limiti orari imposti dal Comune di Venezia

I giudici mettono fine alla controversia aperta da una sala bingo di Mestre

Il Tar del Veneto ha emesso una sentenza che rigetta i limiti orari imposti dal Comune di Venezia per il funzionamento degli apparecchi da gioco. La sentenza, pubblicata oggi e riportata da Agipronews, pone fine alla controversia aperta da una sala bingo di Mestre, rappresentata dagli avvocati Matilde Tariciotti e Luca Giacobbe, nei confronti della nota emessa dal Comune (Direzione Servizi al cittadino e imprese) che aveva modificato gli orari di interruzione dell'attività.

La modifica degli orari era avvenuta in seguito a una delibera della giunta regionale del 2019, che aveva stabilito la sospensione oraria su tutto il territorio tra le 7 e le 9, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 20. Tuttavia, la nota del Comune aveva deciso di sovrapporre le due disposizioni, riducendo di un'ulteriore ora e mezza il funzionamento degli apparecchi da gioco.

Secondo il Tar, la situazione in esame è «caratterizzata da una situazione in fatto del tutto anomala» I giudici spiegano che «il Comune di Venezia ha deciso di adeguare la propria regolamentazione alla disciplina regionale senza utilizzare gli strumenti giuridici necessari. L'adeguamento dei limiti orari sarebbe dovuto avvenire «mediante una deliberazione consiliare» nella quale l'amministrazione avrebbe dovuto dare conto «delle ragioni legittimanti l’applicazione di una regolazione oraria ancora più restrittiva di quella prevista dalla Regione». Oppure, il sindaco «avrebbe potuto esercitare i poteri regolatori allo stesso attribuiti, fissando nuovi orari di funzionamento degli apparecchi, ancorché sempre motivando in ordine alla necessità e rispondenza, all’interesse pubblico, della nuova regolazione oraria». 

Nel caso in esame, queste circostanze non si sono verificate e pertanto «in assenza di una deliberazione del consiglio comunale o di un'ordinanza sindacale a monte, la nota del dirigente che impone un nuovo orario di messa in funzione» degli slot e videolottery «risulta essere un atto viziato da incompetenza, in quanto adottato da un organo dell'ente (il dirigente della Direzione Servizi al cittadino e imprese) privo del potere di modificare le previsioni del vigente regolamento comunale».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Slot, il Tar respinge i limiti orari imposti dal Comune di Venezia

VeneziaToday è in caricamento