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Anche la Spi Cgil di Venezia al fianco delle donne vittima di violenza

Cresce la rete veneziana che aiuta e accompagna le vittime. Oggi l'incontro del sindacato pensionati insieme al Centro antiviolenza di Venezia: 100 operatori coinvolti nel percorso

Continuano anche oggi e continueranno a lungo gli eventi organizzati dalla Spi Cgil, il sindacato pensionati, per formare i propri operatori nel contrasto alla violenza di genere. Dopo il primo incontro tenutosi il 15 febbraio, con le esperte del Centro Antiviolenza Iside e le collaboratrici, collaboratori, sportelliste, sportellisti e dirigenti dello Spi di Venezia della zona della Riviera del Brenta e del Miranese, oggi si terrà il secondo incontro con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia. 

«Abbiamo avviato una preziosa collaborazione - spiega Licia Barzan, Segretaria Metropolitana Spi Cgil Venezia con delega alle politiche di genere - che permette a tutte le collaboratrici e i collaboratori sociali e previdenziali, che sono più di 100, di avere una informazione/formazione sui temi della violenza contro le donne. L’obiettivo è che le collaboratrici e i collaboratori possano essere a loro volta un osservatorio del fenomeno ed un aiuto concreto nei confronti delle vittime di violenza». 

Un tipo di formazione su cui il sindacato crede fermamente. Tutta la struttura sindacale Spi, spiegano, si mobilita, con il supporto della Cgil, affinché «i frequenti e dolorosi episodi che colpiscono le donne anche nel nostro territorio possano essere eliminati, anche attraverso un’evoluzione culturale di tutti. Ci impegniamo affinché, nel momento del bisogno, possa esserci concretamente una guida per le donne verso percorsi di uscita dal problema, anche tramite l’accompagnamento in forma diretta ai Centri antiviolenza, che professionalmente sono deputati all’aiuto. Una buona pratica da mettere in atto, anche in sinergia con i nostri servizi (Sportelli sociali e previdenziali, CAF e patronati Inca) che sbrigano anche pratiche di supporto». I casi di richiesta di aiuto al numero 1522, come noto, sono in aumento, insieme alla consapevolezza del fenomeno, ma solo una piccola minoranza di donne arriva a denunciare, anche perché spesso non sanno a chi rivolgersi sul territorio.

Nelle 53 sedi delle Leghe Spi Cgil dell’Area metropolitana di Venezia, spiega il sindacato, si potranno trovare le informazioni necessarie e le giuste attenzioni per affrontare il problema da parte delle donne che vi accedono. Gli appuntamenti di informazione/formazione per ora previsti per collaboratori e sportellisti del sindacato, tenuti da operatrici e operatori esperti dei Centri Antiviolenza del territorio sono quattro, a partire dal 15 febbraio. Il primo degli incontri ha coinvolto la zona della Riviera del Brenta e del Miranese, in collaborazione con il Cav Cooperativa Iside, a cui è seguito, oggi 22 febbraio, quello della zona Venezia-Mestre, in collaborazione con il Cav del Comune di Venezia. Il progetto proseguirà poi nel Veneto Orientale, in collaborazione con il Cav Fondazione Ferrioli-Bo e appena possibile nella zona di Chioggia, Cavarzere e Cona. La sfida della Spi Cgil è quella di  costruire un filo diretto per accompagnare chi, tra le migliaia di persone che entrano nelle loro sedi, ha bisogno di un supporto professionale, contando di poter aiutare le donne vittime di violenza, ma anche i loro familiari bisognosi d'aiuto.

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