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Street food d'eccellenza: 9 insegne veneziane nella guida del Gambero Rosso 2024

Su 25 segnalazioni per il Veneto, poco meno della metà sono veneziane: otto della città storica, una a Chioggia

Grande presenza di insegne veneziane - otto sulle 25 segnalate per il Veneto - nella Guida Street Food 2024 del Gambero Rosso, bibbia italiana del cibo di strada, che a dieci anni dalla prima edizione fotografa una costante evoluzione dei format e del numero degli operatori e della loro clientela, con un’accresciuta attenzione alla comunicazione.

Spiccano in particolar modo la rivitalizzazione dei mercati rionali, la trasformazione di intere vie delle città con le nuove food court, nuove vetrine di dialogo diretto da parte delle aziende e la crescita inarrestabile del fenomeno «mollo tutto e compro un truck». Di seguito, i locali dello street food veneziano segnalati nella guida:

  • Acqua e Mais in Campiello dei Meloni a San Polo dove, si legge nella guida «si può fare il pieno del vero cibo di strada, rigorosamente da asporto. Cucina a vista e vetrina ricolma di bontà: baccalà, sarde in saor, polpette in umido, seppie al nero».
  • Trattoria Ca’ d’Oro alla Vedova in via Ramo del Cà d’oro: «Un posto che mette d’accordo turisti e veneziani, uniti da una passione comune: le polpette della Vedova. Le polpette si trovano anche in altri bacari, ovviamente, ma non così: fritte alla perfezione, croccanti fuori e morbide dentro, quasi cremose».
  • Atled Meat Lab in Fondamenta dei Tolentini 220, a Santa Croce. Si legge nella guida: «Non è di certo una pietanza tipica di Venezia, la carne affumicata, ma è proprio questo il bello: la prima smoke house della città si è ritagliata un ruolo di rispetto nel panorama gastronomico locale, ispirandosi alla tradizione americana del barbecue per offrire qualcosa di diverso dal solito. Il menu propone infatti goduriosi panini.
  • Cantina Do Mori in calle Do Mori, 429: «Pentole di rame appese al soffitto - si legge -, memorabilia in ogni dove e grandi damigiane da cui spinare il vino in mescita. Trasuda storia e autenticità il bacaro più antico di Venezia, fondato nel ‘400 come cantina e da sempre molto frequentato. Una peculiarità gastronomica: i “francobolli”, piccoli tramezzini quadrati (grandi poco più di un francobollo, appunto) farciti di tutto punto».
  • Cantine del Vino già Schiavi in Fondamenta Nani a Dorsoduro. Scrivono gli autori del Gambero Rosso: «Aperto da mattina a sera, è un approdo sicuro per spiluccare qualcosa di buono, proprio davanti al ponte San Trovaso. Si potrebbe definire un’enoteca gastronomica data la grande varietà di cicchetti pronti ad accompagnare una selezione di vini altrettanto ricca».
  • Al Portego in calle de la Malvasia. «Atmosfera vivace - si legge -, interni caratteristici e servizio gentile. Questa osteria offre la possibilità di accomodarsi al tavolo nella piccola saletta per un pasto completo, oppure di fermarsi al banco per consumare in piedi i saporiti cicchetti. In entrambi i casi, la cucina rende ogni sosta piacevole».
  • Bar Rialto da Lollo in Ruga dei Spezieri, 234. Si legge nella guida: «Catturano lo sguardo sin dal primo momento, prima ancora di varcare l’ingresso. Disposti ordinatamente su vari livelli nella vetrina fronte strada (o meglio, fronte calle), i tramezzini da Lollo sono un’istituzione: dal ripieno abbondante e generoso, freschissimi e disponibili in molteplici varianti».
  • Vino Vero in Fondamenta de la Misericordia. «Piccolo locale - scrivono gli autori della guida - dalla spiccata personalità che ha saputo apportare una ventata d’aria fresca nello scenario veneziano. Un piccolo tempio dedicato a celebrare la cultura del vino naturale. E a diffonderla, grazie alla competenza di chi lavora dietro il banco».
  • Cremeria da Roberto in Corso del Popolo a Chioggia. «Il chiosco della crema fritta della famiglia Zennaro è ormai tra le tappe imprescindibili di chi visita Chioggia e dal 1948 fa parte della storia gastronomica della cittadina - si legge sul Gambero Rosso -. I fragranti quadrotti (o rombi) di crema fritta calda, leggermente croccanti e dall’interno scioglievole, sono un dolce tradizionale delizioso e vengono serviti nell’involucro di carta, da mangiare passeggiando».

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