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Cronaca Zelarino / Via Eugenio Bacchion

Una lite in strada, poi la ritorsione: scatta l'assalto armato al circo

Una decina di persone ha fatto irruzione all'Orfei a Mestre mercoledì: tutto sarebbe nato da un tafferuglio due ore prima. Domatore ferito

Un vero assalto armato è andato in scena intorno alle 12.30 al circo Nelly Orfei attendato a Mestre, in via Eugenio Bacchion. Stando alla ricostruzione dei proprietari, un gruppo di vandali armati di asce, coltelli e spranghe di ferro ha fatto irruzione in un momento in cui nel circo non c’era nessuno, cominciando a sfasciare tutto il possibile. Sotto i colpi degli sconosciuti sono finiti vetrate, tavoli del bar e sedie, ma anche le corde che tenevano in piedi i tendoni e le ruote di alcuni mezzi.

In realtà, pare, tutto inizia già un paio d'ore prima con un tafferuglio in strada: la dinamica precisa degli avvenimenti è ancora al vaglio delle forze dell'ordine, ma a quanto pare uno dei domatori, 29enne, sarebbe uscito dall'area del circo senza rispettare la precedenza e tagliando la strada a una Peugeot 207 blu condotta da un uomo dalle probabili origini dell'Est Europa. I due escono dai rispettivi veicoli e in poco tempo dalle parole si passa alle mani: il domatore distrugge uno dei due finestrini anteriori dell'auto dell'altro, che per tutta risposta gli rifila un cazzotto sul naso e glielo rompe.

L'episodio per il momento finisce lì, ma circa due ore più tardi l'avversario si ripresenta al circo, stavolta accompagnato: sono due automobili, la stessa Peugeot blu e un'altra utilitaria di colore grigio metallizzato, da cui scendono circa 10 individui con i volti scoperti che danno inizio alla scorribanda. Si dirigono verso il bar, subito dopo l'ingresso sulla sinistra, dove ritrovano il domatore in compagnia di altri due dipendenti del circo. A quel punto scatta l'aggressione. Le versioni dei testiimoni sono discordanti su alcuni dettagli: c'è chi dice di aver visto un componente del gruppo con in mano un'accetta subito dopo essere sceso dall'auto, altri che parlano di spranghe di ferro. Di certo sono spuntati i bastoni. E c'è chi sottolinea come non solo il domatore 29enne sarebbe alle prese con una frattura al naso, ma anche con una ferita da arma da taglio all'avambraccio.

A prendere la parola è il direttore del circo, Darix Martini: "Ho urlato di chiamare subito la polizia - aveva spiegato - Poco dopo la banda di energumeni si è data alla fuga. Poi sono stato effettivamente io ad allertare le forze dell'ordine. Non abbiamo mai dato fastidio a nessuno, né tantomeno abbiamo nemici: siamo allibiti, ora chiediamo protezione alla polizia e i carabinieri. L’intento dei balordi era di distruggere il circo, avevano una furia che faceva paura". Sul posto si sono portati gli agenti delle volanti per i rilievi, oltre a quelli della Digos per le impronte digitali. Il circo Orfei disporrebbe comunque di un impianto di telecamere a circuito chiuso, che potrebbero aiutare nelle indagini. Fatto sta che i segni del raid erano ben visibili mercoledì: le vetrine del bar erano state mandate in frantumi. "Il nostro trapezista, un 32enne - conclude Martini - ha  capito cosa stava accadendo e ha scavalcato il bancone mettendosi al sicuro. Lo stesso non è riuscito a fare il domatore, ora dovremo anche trovare un sostituto. In tutti questi anni non ci era mai capitato nulla del genere, nemmeno nelle zone più malfamate".

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