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Cronaca

"Se c'è una ripresa, non si vede": Associazione Artigiani in difficoltà

I nuovi dati emersi dalle statistiche evidenziano un quadro già noto, l'Associazione chiede alla politica di offire prospettive per il futuro

L’occupazione continua a diminuire, il fatturato sta tenendo solo perché le imprese hanno meno costi per i dipendenti. La ripresa economica? Se c’è, ancora non si vede. E’ la fotografia che emerge dall’indagine effettuata dall’Associazione Artigiani del Miranese sul proprio comparto principale, quello legato alla casa (edilizia, dipintura, impiantistica e serramentistica).

L’associazione guidata dal presidente Guido Codato e dal vice Lorenzo Cazzaro ha sede a Santa Maria di Sala e conta circa 1.100 imprese associate in tutto il comprensorio del Miranese, oltre la metà impegnate proprio nel comparto casa. 

Confrontando i dati di settembre 2015 con quelli di settembre 2014 emerge che nel settore edile non si può proprio parlare di ripresa. I fatturati sono in linea con quelli registrati un anno fa, ma l’occupazione è scesa del 10%. Il crollo è addirittura del 50% se si analizza il periodo 2009-2015. L’indagine rivela che le imprese hanno ormai ridotto all’osso i propri organici, molte storiche realtà restano a galla solamente perché non hanno più dipendenti. 

Un esempio arriva da Nicola Cazzin, impresario edile di Mirano e capo-categoria per l’Associazione Artigiani. Nel 2008 contava su un organico di 12 persone, ora accanto a lui ci sono solamente due lavoratori. “La conseguenza è che la mole di lavoro è nettamente aumentata – racconta Cazzin -. Si lavora di più per guadagnare di meno. Tutta la settimana si sta in cantiere e ci si trova la sera o nel weekend a sistemare carte e preventivi”.

Ecco perché non si può parlare di ripresa: “Ripresa è quando si assume, invece in questo settore c’è ancora troppa paura. Il lavoro sta tornando lentamente ad aumentare, ma non ci sono nuove assunzioni. A me per esempio servirebbe una persona, ma non ho rassicurazioni a lungo termine”.

E in questo contesto è sempre più difficile far entrare i giovani nel mondo del lavoro: “Non c’è spazio per gli apprendisti perché purtroppo non c’è tempo per la formazione” aggiunge Cazzin.

Andrea Dal Corso, il funzionario dell’associazione che ha condotto l’indagine, approfondisce: “Più che parlare di ripresa, in questo settore stiamo galleggiando. Il problema è proprio la mancanza di prospettiva, per questo se un lavoratore va in pensione un’impresa preferisce non sostituirlo e diminuire l’organico. Il triennio nero 2011-2013 è passato, ma non si riesce ancora a capire se c’è davvero una ripresa o meno”.

L’ago della bilancia, secondo Dal Corso, è dettato dagli sgravi fiscali: “Gli sgravi stanno dando respiro, ci sono categorie come quella dei serramentisti che senza sgravi non ce la farebbero proprio più. Ma non è ancora chiaro se questa politica di agevolazioni sarà permanente. Questo sistema di annunciare gli sgravi anno per anno non permette di fare programmazione. Ci vorrebbero due o tre anni di orizzonte di certezza. E ora proprio non ci sono”. 

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