L'auto di Turetta è arrivata al Ris di Parma: serve tempo per le analisi

La Fiat Punto di Filippo Turetta è arrivata a Parma, dove i carabinieri del Ris svolgeranno tutti gli esami per raccogliere ulteriori elementi contro il giovane che ha confessato di aver ucciso a coltellate l'ex fidanzata Giulia Cecchettin, di Vigonovo. Lo riporta ParmaToday.

È in quell'auto che Turetta avrebbe trattenuto Giulia dopo la prima aggressione nel parcheggio a pochi metri da casa Cecchettin, e nella stessa auto l'ha caricata dopo averla colpita nella zona industriale di Fossò. Il 21enne poi ha guidato fino alla provincia di Pordenone dove, vicino al lago di Barcis, si è liberato del corpo della vittima. Da lì ha iniziato una fuga di mille chilometri fino a Lipsia, in Germania, dove è stato arrestato il 18 novembre, sette giorni dopo la scomparsa della studentessa.

Oltre alla macchina gli esperti del Ris di Parma, guidato dal comandante Giampietro Lago, dovranno analizzare anche il coltello lungo 12 centimetri che potrebbe essere l'arma del delitto, i guanti e un cellulare trovato nella vettura, forse quello della vittima. «Si tratta di un'attività normale su questa tipologia di reperti, finalizzata in primo luogo a identificare persone o sostanze», spiega chi si dovrà occupare delle ricerche.

In sintesi bisognerà trovare e numerare le tracce di Filippo e Giulia, ma anche verificare se c'è del sangue sul sedile posteriore dove la vittima sarebbe stata adagiata. Elementi che potrebbero confermare il racconto dell'indagato, che si trova nel carcere di Verona, ma anche rafforzare il quadro indiziario contro lo studente. L'attività nei laboratori del Ris di Parma non inizierà nell'immediato, visto che si tratta di accertamenti irripetibili che vanno svolti dopo aver avvisato le parti, ossia la difesa di Turetta e la famiglia Cecchettin, che potranno partecipare nominando propri consulenti.