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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Compravendita di opere d'arte contraffatte: denunciato un 59enne

La guardia di finanza ha indagato un mercante d'arte veronese coinvolto nella commercializzazione di opere falsamente attribuite ad artisti del calibro di De Chirico e Picasso

Quando si dice "Il prezzo è troppo bello per essere vero...". È stato questo il caso di numerosissime opere d'arte che venivano commercializzate come degli originali prodotti da pittori di fama mondiale ma che, in realtà, la guardia di finanza ha scoperto essere dei falsi. Proprio partendo dai prezzi troppo bassi le fiamme gialle hanno cominciato una lunga indagine che, nelle scorse ore, ha portato alla denuncia di un mercante d'arte veronese. 

Le opere proposte a prezzi fortemente concorrenziali

Già nei mesi scorsi gli investigatori avevano sequestrato, nell'ambito della stessa inchiesta, opere contraffatte attribuibili a Giambattista Tiepolo e Beppe Ciardi. Successivamente è stata la volta di artisti quali Filippo De Pisis, Piero Dorazio e Tancredi Parmeggiani. Nel nuovo filone d'indagine la guardia di finanza, coordinata dalla procura di Verona, ha accertato la compravendita di 11 opere falsamente attribuite ad artisti del calibro di Giorgio de Chirico, Mario Schifano e Pablo Picasso. Tutte sono risultate vendute tra il 2019 e il 2022 a un professionista di Belluno per mano di un mercante d'arte di Verona. L’indagine ha avuto origine da una attività intrapresa dalle fiamme gialle lagunari dedicata al controllo del mercato dell’arte mediante l’analisi delle operazioni commerciali svolte dai professionisti del settore (gallerie, case d’asta e commercianti) sia sotto il profilo fiscale sia per i relativi obblighi antiriciclaggio. Nel corso degli accertamenti è stata focalizzata l’attenzione su una serie di compravendite di opere d’arte molto richieste dal mercato, che venivano proposte a prezzi fortemente concorrenziali nei territori del Bellunese e Veronese da oltre due anni.

La rivelazione dei falsi

Dopo aver effettuato i necessari controlli per provarne l’autenticità, analizzando sia le opere sia le relative certificazioni di autenticità, è stato possibile dirimere i dubbi, dimostrando la falsità dei dipinti (venduti a circa 20-30mila euro ciascuno) e quella degli expertise utilizzati dal mercante, ora indagato, per convincere gli acquirenti della bontà delle “croste” che poneva in vendita. L'uomo, un 59enne, è stato denunciato per truffa aggravata, ricettazione e commercio di 11 opere d’arte contraffatte. In fase di indagini, il mercante scaligero è stato sottoposto a perquisizione domiciliare e a una serie di accertamenti finanziari che ne hanno delineato un profilo commerciale particolarmente sviluppato su tutto il territorio nazionale. 

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