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Cronaca

Imprenditore vittima degli estorsori che si impossessano di denaro e automobili

Operazione della guardia di finanza di Venezia. I malfattori, uno dell'Europa dell'est e uno del Veneto orientale, avevano preso di fatto controllo dell'azienda per scopi personali. Ora si trovano in stato di fermo in carcere

Sono entrati in contatto con l'azienda nelle vesti di agenti per la riscossione di crediti, ma sono finiti, nei fatti, per prendere controllo dell'impresa, trasferendo denaro per uso personale ed impossessandosi anche di beni a nome della ditta. La guardia di finanza di Venezia ha sottoposto a fermo in carcere due cittadini, uno originario dell'Europa dell'est e l'altro del Veneto orientale, per il reato di estorsione nei confronti di un imprenditore della zona di San Donà di Piave, operante nel settore della posa di arredi e infissi.

Le minacce all'uomo sono state sufficienti ai malfattori per insinuarsi nel ramo amministrativo dell'azienda, prelevare beni e denaro dai conti dell'azienda - alcune decine di migliaia di euro - e distrarre gli operai della ditta dalle proprie mansioni ordinarie per impegnarli in attività di altro tipo. Non da ultimo, si erano impossessati anche di due automobili di pregio intestate al titolare, il quale, raggiunto il limite, ha deciso di denunciare tutto ai militari della Finanza.

Da qui sono partite le indagini delle fiamme gialle, che hanno appurato la condizione di assoggettamento nella quale si ritrovava da tempo l'imprenditore, ricostruito le movimentazioni di beni e perquisito abitazioni e locali di proprietà dei due estorsori. I militari, intimoriti di una possibile fuga dall'Italia verso l'Europa dell'est, hanno sottoposto a fermo i due indagati, attualmente in carcere su disposizione del giudice per le indagini preliminari.

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