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Cronaca Lido / Lungomare G. Marconi

Femen a Venezia, se la protesta è a seno nudo alla Mostra del Cinema

Sei attiviste dopo la conferenza stampa al photocall hanno dato molto materiale ai fotografi mercoledì con slogan scritti sul proprio corpo

E' scattata mercoledì mattina al photocall la protesta in topless delle Femen, al Lido di Venezia, dove sono venute per presentare Ukraine is not a brothel, il documentario sul loro movimento. Dopo la conferenza stampa, sei attiviste, accompagnate dalla regista del film, Kitty Green (che è rimasta vestita), si sono presentate davanti ai fotografi a seno nudo con scritti sul petto slogan come 'Ukraine is not a brothel' (L'Ucraina non è un bordello), 'Naked war' (guerra nuda), 'Women are still here' e con il nome e il simbolo delle Femen.

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Due delle leader del movimento, Inna Shevchenko e Sasha Shevchenko, hanno sottolineato in conferenza stampa: "Noi Femen siamo scappate dall'Ucraina e siamo felici di essere ora in un posto sicuro. E' stato necessario perché la politica e i servizi segreti ucraini ci stavano attaccando molto duramente. Ora il nostro quartier generale è a Parigi e abbiamo nel mondo altre 10 sedi".

Le due componenti delle Femen hanno risposto colpo su colpo alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla figura di Victor, che dal documentario sembrava il 'manovratore' delle loro azioni: "Victor non fa più parte del movimento da un anno - ha spiegato Sasha -: lui non ha fondato le Femen, era uno dei pochi componenti uomini e quando le Femen hanno cominciato ad essere più popolari ha pensato di poter prendersi più spazio, forse perché è un uomo. Avere a che fare con una persona come lui ci ha fatto capire ancora di più quanto sia necessario combattere il patriarcato. Non siamo più sotto il suo folle potere, ora lavoriamo fra donne". (Ansa)

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