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Dopo la rissa / Santa Croce / Piazzale Roma

Accoltellamento in piazzale Roma. Il prefetto rafforza polizia e misure di sicurezza

Il tavolo del Cosp si riunisce mercoledì. Intanto le categorie denunciano il continuo pericolo di aggressione. Due mesi fa botte a un tassista. Forze dell'ordine e polizia locale in supporto anche con i natanti

«Alla luce di quanto accaduto è stato già disposto un rafforzamento della presenza sul posto di equipaggi delle forze di polizia, con il potenziamento di ulteriori misure principalmente sulle aree di attesa taxi e carico a bordo dei clienti. Saranno anche proposti significativi provvedimenti con il supporto tramite l'ormeggio agli attracchi della volante lagunare, di carabinieri e polizia locale. I dispositivi saranno oggetto di approfondimento nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato per domani». Il prefetto di Venezia Michele Di Bari interviene e rassicura dopo l'accoltellamento di piazzale Roma domenica, quando quattro persone sono rimaste ferite e una di loro in condizioni gravi ha subito un intervento chirurgico per i danni agli organi interni.

La tensione

Si tratta di un tunisino 41enne, N.B.F. residente a Venezia, ricoverato in prognosi riservata all'Angelo di Mestre. Visto che chi lo ha aggredito ha rischiato di provocargli conseguenze irreversibili, il giudice potrebbe decidere di contestare il tentato omicidio. Per gli altri coinvolti, (uno solo avrebbe usato il coltello), l'ipotesi è di rissa aggravata. Intanto la tensione è massima. Il vicepresidente della cooperativa Radio Taxi Venezia Mestre, Alessio Gobbo, racconta di un attacco accaduto due mesi fa ai danni di un collega, aggredito e picchiato. «Tra offese, spintoni, sputi e gente alterata e ubriaca di notte fatti del genere ne accadono in continuazione. A Mestre - spiega - abbiamo lo stesso problema, la situazione sta degenerando un po' ovunque. A piazzale Roma non sappiamo cosa fare. A Santa Chiara c'è la questura, ma lì di notte non stazionano pattuglie. Almeno a Mestre qualsiasi cosa succeda si può sempre suonare il campanello della polizia ferroviaria e gli agenti escono subito».

Gli appelli 

A denunciare il pericolo di lavorare a piazzale Roma di notte sono tutti gli operatori, anche autisti e sindacati dei bus dell'Actv. «Nell'aggressione di domenica è stata anche buttata giù mezza anta del bus 402 che è in deposito - commenta Riccardo Ruzzon, della segreteria del sindacato Uiltrasporti - Dopo il Covid la situazione è tornata a riesplodere: persone agitate e fuori controllo girano soprattutto nelle notti dei fine settimana. Prima della pandemia a piazzale Roma c'era un presidio fisso di militari dell'esercito che dovrebbe essere rimesso per la sicurezza di tutti». 

«Abbiamo chiesto al prefetto una postazione di polizia fissa di notte - commenta Paolo Zabeo, funzionario sindacale della Cgia di Mestre in rappresentanza dei taxi - Per ora la presenza di forze dell'ordine è del tutto insufficiente a fronteggiare la situazione: abbiamo una dozzina di tassiste che faticano in queste condizioni, da sole e la situazione con la presenza di persone sbandate, ubriache e violente è anche peggiorata».

La testimonianza

«Se sono vivo e non sono stato accoltellato è solo per miracolo. Ho avuto la fortuna che i coltelli siano spuntati dopo che me n'ero andato di corsa, con i clienti sotto choc a bordo del mio taxi». G.M., 53enne di Mogliano, è il tassista aggredito a piazzale Roma domenica, prima che scoppiasse un accoltellamento in cui quattro stranieri sono rimasti feriti, due in modo grave. 

«Sono stato colpito a un occhio, ho preso colpi alla schiena e botte al collo. Ma poteva andare peggio. Devo ringraziare i due turisti che mi hanno aiutato e anche i bengalesi del chiosco che sono arrivati in mio soccorso. Tutto perché avevo rifiutato un cliente che si era infilato nel mezzo mentre stavo facendo la fattura a quelli di prima. Gli ho spiegato che ero occupato ma che se avesse avuto pazienza gli chiamavo un altro taxi. Quello non voleva sentire ragioni, aveva una bottiglia di vetro in mano e mi ha tirato addosso la birra. Per fortuna non mi è arrivata in testa. Se si vendono alcolici, e in contenitori di vetro, si mette in pericolo la gente. Non possiamo rischiare tutte le sere: serve un presidio di sicurezza qui a piazzale Roma». Sull'alcol il Regolamento di polizia e sicurezza urbana parla chiaro: niente bevande alcoliche da asporto in lattina o in bottiglia dopo le 21.

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