L'incidente mortale si trasforma in omicidio: perde la vita un albanese di Eraclea

Quello che in un primo momento è stato considerato un incidente mortale, potrebbe avere risvolti oscuri, scrive BolognaToday. A perdere la vita, la mattina di domenica 17 settembre sulla A13 nel territorio di Bologna, il passeggero di una Renault, Ilir Dervishi, cittadino albanese di 47 anni residente a Eraclea. Il conducente, Miri Gurra, connazionale 34enne è rimasto illeso. 

Come riferisce oggi il Resto del Carlino, gli agenti della polstrada hanno notato delle ferite all'addome di Dervishi non riconducibili allo schianto. I fendenti potrebbero essere stati inferti probabilmente con un cacciavite. Gurra, con piccoli precedenti come la vittima, è stato arrestato per omicidio, anche se non ha risposto agli inquirenti. Si ipotizza una lite all'interno dell'auto e il Gurra, dopo aver sferrato i colpi mortali, potrebbe aver perso il controllo dell'auto, tamponando un altro mezzo e finendo fuori strada. Dopo l'intervento del pm di turno, le indagini sono passate alla squadra Mobile. 

«Molto cordiale, attivo e con la voglia d'integrarsi. Quando ho saputo della sua morte e dell'indagine per omicidio ero incredula», dice il sindaco di Eraclea, Nadia Zanchin, che Dervishi lo incontrava quasi tutti i giorni. «Ilir era una persona normalissima, un chiacchierone, sempre con il sorriso. Non so come si possa essere trovato in quella situazione ed è sconvolgente quanto gli è capitato. Anche perché, approfittando del rapporto ormai cordiale con me, avrebbe potuto farmi delle richieste, avanzare delle pretese e invece si è sempre arrangiato. Anzi, era lui che si metteva a disposizione. Gli faceva piacere sentirsi parte della comunità. Siamo vicini alla sua famiglia». Dervishi lascia una figlia di 17 anni e un bambino di 9.