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Cronaca

La Romea resta la strada più pericolosa: i dati sugli incidenti in provincia

La classifica stilata dall'Automobile club. Via Martiri della Libertà in testa per la frequenza di incidenti al chilometro. Il presidente Capuis: «Dati a disposizione di chi deve garantire la sicurezza sulle strade»

Via Martiri della Libertà, a Mestre (statale 14 bis), è la strada veneziana in cui nel 2019 si sono verificati più incidenti in rapporto alla lunghezza: 16, in soli 5,6 chilometri di percorrenza. Nella graduatoria (che riguarda la rete extraurbana, non le autostrade) al secondo posto si trova la SS 11 Padana Superiore, che collega Stra a Venezia, (91 incidenti su 31,8 km), mentre al terzo troviamo la SS 309 Romea, con 104 incidenti lungo i 40 chilometri di tratta in terra veneziana. Sono i dati riportati in uno studio realizzato dall’Automobile Club, che analizza gli incidenti avvenuti sulla viabilità principale di tutta Italia.

Il "caso" Romea

L'Aci fa notare in particolare la pericolosità della Romea: i 104 incidenti del 2019 segnano una crescita importante rispetto alla media del quadriennio 2015/2019 (erano 87,6) e di quello precedente (78,8). La Romea detiene anche il primato come numero di incidenti mortali del quadriennio: 19, di cui 5 nel 2019. Per numero di incidenti registrati lo scorso anno è superata solo dalla SS 14 della Venezia Giulia, che collega Venezia a San Michele al Tagliamento, che però ha visto diminuire il numero totale di sinistri rispetto alla media degli anni precedenti.

Le altre

Le altre strade statali più pericolose sono risultate essere la SS 14 variante di San Donà di Piave (9 incidenti su 5,6 km di estensione), la SS 14 della Val di Zoldo, strada che collega Portogruaro al Friuli Venezia Giulia attraversando Cinto Caomaggiore (17 incidenti su 10,7 km) e la Castellana (25 incidenti su 16,6 km). Complessivamente, sui 283,5 chilometri di strade extraurbane della provincia, si sono registrati 437 incidenti, in crescita rispetto alla media di 416,4 registrati nel quadriennio, con 20 incidenti mortali.

Obiettivo sicurezza

Secondo Giorgio Capuis, presidente dell’Aci Venezia, questa raccolta di statistiche «rientra nell’attività che l’Automobile Club svolge da tanti anni, fornendo un utile supporto ai gestori e ai decisori politici. Ciò che ci sta a cuore è la sicurezza stradale, come dimostra il recente protocollo d’intesa sottoscritto tra il nostro presidente nazionale Sticchi Damiani e il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Nistri. L’analisi dei dati, come i corsi di guida sicura e le campagne sociali che l’Aci promuove, mira alla sensibilizzazione sull’importanza di rispettare le regole del codice stradale e di poter fruire di una rete viaria efficiente e sicura».

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