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Cronaca

Al vaglio la "mini quarantena" per chi ha la terza dose, «altrimenti si rischia blocco del Paese»

Anche il presidente del Veneto Zaia è favorevole a una revisione delle regole per il periodo di isolamento

Terapie intensive e ricoveri nei reparti ordinari stanno viaggiando ormai oltre la soglia, per questo motivo i governatori italiani hanno lanciato l'idea di una mini quarantena per chi abbia già ricevuto la terza dose di vaccino. La proposta sarebbe già arrivata sul tavolo del governo, e nei prossimi giorni sarà valutata dal Comitato tecnico scientifico (Cts), così come confermato dallo stesso commissario per l'emergenza, Francesco Figliuolo. Secondo le prime informazioni, si potrebbe arrivare a una riduzione del periodo di isolamento, esclusivamente per i contatti stretti, fino a 3-5 giorni. Al momento, infatti, la quarantena per i contatti di un positivo è di 7 giorni per i vaccinati e di 10 per chi non ha la copertura vaccinale.

Allo stato attuale, per rientrare tra i cosiddetti contatti stretti, è sufficiente una stretta di mano o la permanenza in un luogo chiuso senza la mascherina con una persona risultata poi positiva. Situazioni sempre più all'ordine del giorno, soprattutto nelle scuole italiane, come dimostra la diffusione del contagio tra i più piccoli. «Condivido la revisione delle regole della quarantena - ha spiegato il parere del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga - che andrebbe ridotta o tolta soprattutto per quelli che hanno la terza dose. Dobbiamo garantire la sicurezza sanitaria ma al contempo non dobbiamo bloccare il Paese». È concorde anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo il quale «è ragionevole cominciare a fare una riflessione sulla quarantena per il vaccinato».

Tra chi sostiene la mini quarantena c'è anche la Fondazione Gimbe. «Chi ha fatto il vaccino con la terza dose - sostiene il presidente, Nino Cartabellotta - è più difficile si contagi e quindi bisognerebbe rivedere le regole per questa categoria. La persona vaccinata anche con terza dose deve vedere la sua quarantena ridotta». Non è escluso inoltre che l'eventuale rimodulazione del tempo di isolamento, in considerazione di una mutata situazione epidemiologica dovuta soprattutto a Omicron, possa portare anche alla revisione dei colori delle regioni, magari restringendo i provvedimenti a territori più circoscritti, come le province.

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