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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Marghera

Ok ai fondi per le bonifiche. Brugnaro chiama gli investitori, possibilità commissario

Firma del protocollo con il ministero per la riqualificazione ambientale di Marghera e presentazione del progetto "Geoportale in Comune". 72 milioni per i lavori di marginamento

Protocollo firmato, i lavori a Porto Marghera sono assicurati. Martedì a Ca' Farsetti è stato siglato l'accordo tra il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: un patto che riguarda la riqualificazione ambientale del Sin (sito di interesse nazionale) di Marghera e che prevede i fondi per il completamento delle opere di bonifica e di costruzione del marginamento dell'area di Fusina. Un'operazione che dovrebbe garantire la depurazione delle acque di "percolamento" delle aree industriali dismesse di Porto Marghera.

Si tratta di 72 milioni di euro, fondi a disposizione già approvati dal Cipe. Nel protocollo si parla tra l'altro dell'attuazione di una procedura di semplificazione normativa che potrebbe determinare l'arrivo di un commissario governativo, una novità per Marghera. L'intenzione, insomma, è di cambiare il modo con cui vengono gestite le risorse destinate all'area. Soddisfatto il sindaco Brugnaro: "Ringrazio il ministero per la collaborazione. L'accordo del Patto di Venezia nasce da lontano e da un lavoro continuo e meticoloso con le strutture governative. Oggi diamo seguito alla parte che segue il ministero dell'Ambiente". Per il primo cittadino questa è una tappa importante anche perché apre la possibilità di attrarre nuovi investitori sul territorio. "Le bonifiche e la salvaguardia dell'ambiente possono attirare investimenti - ha detto - Ora possiamo garantire tempi certi agli imprenditori. Qui c'è possibilità di nuovi posti di lavoro 'sostenibili'".

D'accordo il ministro Galletti: "Finire le bonifiche, restituire il territorio alla città, significa due cose: costruire un volàno economico, perché la fruibilità di Porto Marghera è necessaria per lanciare l'economia di questa città, ed è quindi un'opportunità di sviluppo; e salvaguardare l'ambiente, perché quando facciamo le bonifiche evitiamo un pericolo per la collettività e per la salute dei cittadini. Inoltre restituiamo del terreno alle città, con l'obiettivo di consumare meno suolo. Evitiamo che si edifichi in altre zone". I soldi ci sono, assicura il ministro, ora si tratta di spenderli bene e in fretta. Per questo il documento prevede la semplificazione della governance di queste risorse, "perché c'è fretta di spenderli mantenendo alto il livello di controllo". "Con l'eventuale nomina di un commissario - spiega - è possibile intervenire in maniera più veloce".

Gaia Checcucci, direttore generale per la salvaguardia del territorio e delle acque, ha specificato: "I 72 milioni sono funzionali alla chiusura e al completamento dei marginamenti, che sono dettagliamente individuati nel protocollo. Sono i 3 chilometri e mezzo che la commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha individuato come criticità. Per passare a fare le bonifiche c'è bisogno di chiudere il marginamento".

Sempre martedì è stato presentato il progetto “GeoPortale in Comune”, siglato tra il ministero e la Città metropolitana di Venezia: uno strumento informatico che mette in rete tutti i dati ambientali in possesso dei comuni della provincia. Fondamentale per fare prevenzione. "Così possiamo controllare ad esempio i corsi d'acqua e i valori di pm10 in un'area di azione allargata", ha concluso Brugnaro.

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