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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Malore nel sonno, rugbista di 25 anni trovato morto in casa

Alberto Chatail ha perso la vita venerdì 24 febbraio. Studente di Ca' Foscari, si sarebbe dovuto laureare a giugno

Un malore fatale nella casa dove viveva con i genitori a Sant'Antonino (Treviso) ha spento per sempre il sorriso di Alberto Chatail, 25enne studente all'università Ca' Foscari di Venezia. Come riporta TrevistoToday, la tragedia si è consumata venerdì mattina. Giovedì sera Alberto era andato a dormire tranquillamente, senza lamentare nessun malessere particolare. Purtroppo però non si è più svegliato. A trovarlo questa mattina è stato il padre, che ha subito dato l'allarme al Suem 118. Ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile. La madre di Alberto, Francesca, è insegnante di lingue in pensione, mentre il papà, originario della Francia, lavora come rappresentante di libri.

La notizia della prematura scomparsa di Alberto ha lasciato nello sconforto anche la comunità di Silea, dove il 25enne allenava la squadra Under 11 e giocava nel ruolo di tallonatore con il Silea Rugby 1981. Oltre allo sport, Alberto aveva sempre coltivato anche la passione per la musica. Durante gli anni delle scuole superiori aveva suonato la chitarra e cantato in alcune band della zona. Pieno di motivazione e sempre pronto a dare una mano, sapeva trasformare in occasioni di festa e spensieratezza anche i momenti più difficili.

I primi passi nel mondo del rugby li aveva mossi con il Benetton Rugby prima di passare a Silea, diventata una sua seconda famiglia. Figlio unico, dopo il diploma al Duca degli Abruzzi di Treviso si era iscritto a Ca' Foscari dove aveva terminato gli esami. A giugno si sarebbe dovuto laureare.

«Lo ricordo come un ragazzo davvero buono, sempre presente, che non saltava mai un allenamento. - le parole commosse di Gino Salvian, presidente del Silea Rugby 1981 - Negli ultimi tempi aveva trovato lavoro presso il Magazzino Cisalfa di Mestre ma, appena assunto, aveva chiesto di poter avere due mezze giornate libere per poter continuare ad allenare i bambini del rugby. Questo era Alberto, odiava le polemiche e cercava sempre di far andare tutti d'accordo, amando la vita e non rinunciando a far festa quando ce n'era occasione. Ho sentito i suoi compagni di squadra, si troveranno questa sera per ricordarlo insieme, siamo tutti davvero ancora molto scossi per quanto accaduto».

Il ricordo dei compagni di scuola

In queste ore di sconforto gli ex compagni della 3ª CE del "Duca degli Abruzzi" si sono stretti nel dolore ricordando Alberto con un toccante messaggio sui social: «Sei stato un amico sincero che ci ha regalato indimenticabili momenti di sorriso, affetto e spensieratezza. Ci hai lasciato troppo presto ma sei stato un compagno di tante avventure, simpatico e disponibile, amico sul quale si poteva sempre contare. Mancherai tantissimo "Chapa"».

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