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Cronaca Santa Maria di Sala

È morto Toni Tommasini, fondatore del Centro Tom

Si è spento lunedì sera all'ospedale di Camposampiero, dove era ricoverato per la frattura di un femore. Fino al 2016 aveva gestito lo storico tempio dello shopping di Santa Maria di Sala

È morto a 89 anni Antonio Tommasini, per tutti semplicemente Toni. Imprenditore ispirato e pioniere nel campo del commercio dell'abbigliamento, è stato lo storico patron dell'ex centro commerciale Tom Tommasini di Caselle di Santa Maria di Sala. Lo aveva fatto nascere, trasformandolo nel tempo in un vero e proprio tempio dello shopping, punto di riferimento per molte generazioni di clienti di tutto il Veneto. Nel 2016, poi, la decisione di passare la mano, e cedere la sua "creatura", che ha sempre gestito come un figlio e con una forte impronta familiare.

Toni si è spento lunedì sera all'ospedale di Camposampiero, dove era ricoverato per la frattura di un femore. Il funerale è in programma venerdì 13 gennaio, alle ore 15, alla chiesa di Murelle. Lascia la moglie Lina Gerotto, e tre nipoti, figli del fratello Giovanni e della sorella Virginia. Residente a Villanova di Camposampiero (Padova), per il suo impegno nel mondo dell'imprenditoria locale e la propria professionalità, l'ex sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni, aveva deciso di insignire Tommasini e la moglie della cittadinanza onoraria. Una prima volta in assoluto: mai nessun imprenditore, infatti, aveva ricevuto le "chiavi della città".

Una storia di successo

Una storia di successo quella di Tommasini, ma anche di rinunce. Originario di Arina di Lamon (Belluno), dopo una prima esperienza lavorativa in Venezuela, negli anni '50 aprì la prima bottega di merceria a Mellaredo di Pianiga, poi trasferì l'attività a Campodarsego (Padova) per ampliare il proprio business, fino all'acquisto del terreno alla Madonna Mora, dove a metà degli anni '70 diede vita ad uno dei primi grandi centri commerciali della zona, arrivando, nel corso degli anni, a dare lavoro fino a 200 dipendenti. Nel mezzo, sul finire degli anni '90, l'acquisto del centro Prisma, a poche centinaia di metri dal Tom, dall'altra parte della Noalese. Sette anni fa, infine, era arrivata la sofferta decisione di andare in pensione e cedere la propria attività a una cordata di imprenditori, che si sarebbero dovuti impegnare a mantenere vivo il marchio, garantendo occupazione all'intero organico.

La storia ha preso poi una piega differente, a partire dai grandi progetti di rilancio di un fantomatico emiro, e l'avvicendarsi di gestioni disastrose, che hanno portato ad un vertiginoso calo della clientela, lavoratori in cassa integrazione, o senza stipendio e a rischio licenziamento, fino alla sentenza di fallimento del febbraio 2021.

Il sindaco di Villanova di Camposampiero, Cristian Bottaro, ha espresso a mezzo social il proprio cordoglio per la scomparsa dello storico imprenditore. «La cittadinanza si stringe attorno a Lina e alla famiglia Tommasini per la scomparsa di Antonio: - ha scritto - un capitano di impresa che grazie al suo genio e alla sua laboriosità ha saputo creare ricchezza, qualità e occupazione. L'amministrazione comunale saluta con profonda riconoscenza e stima questo grande uomo».

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