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Cronaca

Attivi i nuovi portali per controllare le targhe delle auto

Si parte con le prime 9 telecamere installate lungo le vie di accesso principali alla città metropolitana di Venezia. Rileveranno se ogni veicolo che transita è rubato, non assicurato, soggetto a fermo amministrativo o non revisionato

Saranno in grado di rilevare se si tratta di veicoli rubati o soggetti a fermo amministrativo, se sono coperti da assicurazione e se è stata effettuata la revisione. La città metropolitana di Venezia sarà la prima provincia italiana a sperimentare una nuova modalità di monitoraggio del traffico veicolare attraverso una serie di portali, telecamere di ultima generazione già installate lungo le direttive di accesso principali. Si comincia intanto con 13 portali, di cui 9 già attivi ai confini delle strade metropolitane, che saranno al servizio di tutte le forze di polizia. 

L'obiettivo del progetto, finanziato con i fondi della città metropolitana per un costo di 600mila euro, è rilevare in tempo reale situazioni emergenziali che possono richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Nel caso in cui il portale identifichi una violazione su un veicolo, le informazioni e un alert verranno inviati direttamente alla questura di Venezia, dove è stato installato un server collettore che raccoglie i dati connessi ai transiti rilevati dai sistemi di lettura targhe (numero di targa, orario, luogo). «È una cinturazione di tutta la provincia, non solo di un'area specifica - spiega il prefetto, Vittorio Zappalorto -. Avremo contezza di chi entra ed esce, che macchina ha, se ha effettuato la revisione, se il veicolo è coperto da assicurazione e se risulta rubato». La smart control room è in grado di processare miliardi di dati in tempo reale e ora è interconnessa con il sistema di viabilità del ministero dell'Interno.

Come funzionano gli alert

Ad esempio, nel caso in cui a Chioggia entrasse in Romea una macchina rubata, l'alert avviserà le pattuglie che sono in strada affinchè la fermino prima che si dilegui. Il sistema non consente, infatti, il riscontro automatico della violazione, serve la pattuglia per fermare il veicolo. «Le forze di polizia potranno avere l'ausilio della smart control room da remoto e organizzare postazioni di controllo per fermare in maggiore sicurezza le macchine con passeggeri ritenuti pericolosi - spiega il sindaco della Città metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro -. Venezia è un luogo di transito per persone che non vogliono farsi notare nelle autostrade o di mezzi e merce rubati. Oggi firmiamo un protocollo di partenza». Insomma, chi entra in provincia in certe condizioni rischia. «Abbiamo direttive che si collegano con i paesi dell'est, ci sono traffici di tutti i tipi - aggiunge Zappalorto -. Se qualcuno arriva per commettere furti, andarsene diventa difficile. Vogliamo intercettarli prima che passino il confine». Il sistema è già stato testato "in bianco". «Sul ponte della Libertà transitano 30mila autovetture al giorno - spiega il comandante della polizia locale di Venezia e coordinatore della gestione delle telecamere, Marco Agostini -. In dieci giorni non abbiamo riscontrato nessuna vettura rubata, ma un significativo dato di veicoli privi di assicurazione e revisione. In media, ogni giorno è stato rilevato un centinaio di veicoli senza assicurazione e 300 senza revisione».

Dove sono installati i portali

I primi nove, che saranno in funzione ogni giorno h24, sono stati installati sulla strada provinciale 17 a Vigonovo, sulla strada provinciale 25 a Fiesso d'Artico, sulla strada provinciale 38 a Noale, sulle strade provinciali 84 e 39 a Scorzè, sulla strada provinciale 58 a Ceggia, sulla strada provinciale 78 a Cinto Caomaggiore e sulla strada regionale 11 a Venezia nei due sensi di marcia. Le telecamere, inoltre, sono dotate di un sensore dedicato alla misurazione del livello di PM10 presente nell’area.
 

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