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Cronaca Mestre Centro / Via Città Giardino

Sparatoria a Chirignago, circondato un palazzo per fermare due sospetti

Scene da film lunedì in via Città Giardino a Mestre. I carabinieri, su indicazione della squadra mobile, hanno rintracciato due degli aggressori. Ora sono fermati per ricettazione

Per indurli a consegnarsi hanno circondato un intero palazzo. Mettendo in sicurezza il circondario. Con loro, infatti, avrebbero potuto esserci bambini e i carabinieri sapevano che erano in possesso di armi da fuoco. Almeno una. Alcuni passanti, poi, potevano finire sotto tiro. Per questo i carabinieri del nucleo investigativo, del norm e della compagnia di Mestre hanno deciso lunedì che la prudenza non era mai troppa. Sono intervenuti in forze.

Nell'appartamento mestrino di via Città Giardino diventato il loro obiettivo si trovavano due cittadini di nazionalità albanese sospettati di aver preso parte domenica scorsa a una rissa (con sparatoria annessa) a Chirignago, in via Ivancich, di fronte a un locale pubblico. Minimo tre i colpi sparati durante un litigio nato con ogni probabilità per questioni di donne. I due, 20enni, dopo il parapiglia sono saliti a bordo di un'auto e sono spariti in direzione di via Miranese. Facendo perdere le proprie tracce.

L'indomani i carabinieri, che hanno ricevuto una nota di rintraccio da parte degli agenti della squadra mobile, intervenuti sul luogo della rissa, hanno messo in moto le ricerche. Arrivando a sapere che i giovani, regolari e fino a quel momento incensurati, avevano accuratamente evitato di tornare nelle rispettive abitazioni mestrine, facendosi ospitare da un amico comune.

Un terzo "litigante" che domenica sarebbe stato vittima dell'aggressione, rintracciato dalla polizia al pronto soccorso doveva si era recato per curare delle ferite alla testa, aveva dichiarato che entrambi i fermati erano armati di pistola. Durante la perquisizione domiciliare seguita ai fermi, però, ne è stata trovata solo una. L'altra potrebbe essere stata fatta sparire. Seguiranno accertamenti balistici e di compatibilità per collocare una volta per tutte i due giovani in via Ivancich, al confine tra Chirignago e Asseggiano.

I due, però, non sono stati fermati per la rissa. Sono infatti sospettati anche di ricettazione. Nell'appartamento perquisito è stato trovato un borsone con all'interno un centinaio di oggetti rubati. Molto elevato il loro valore: c'erano Rolex, preziosi, smartphones, macchine fotografiche e un tablet. Gli accertamenti degli inquirenti hanno collegato parte della refurtiva a quattro furti perpetrati nella Riviera del Brenta negli ultimi mesi.

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