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Cronaca Jesolo

Elude i controlli con nomi falsi, 31enne si becca una sfilza di denunce

Una prostituta di origine moldava è finita nei guai dopo le innumerevoli espulsioni dal territorio jesolano perchè clandestina. Dal suo vero passaporto sono emersi tutti i precedenti reati

Aggirava i controlli indicando false generalità e ogni volta la faceva franca. Anche quando polizia e carabinieri, nei numerosi blitz antiprostituzione a Jesolo, l'avevano rintracciata ed espulsa perchè clandestina. Ma il proverbiale "nodo" è venuto al pettine nei giorni scorsi: la responsabile, una ragazza moldava di 31 anni da tempo sulla strada, è stata fermata e si è beccata una sfilza di denunce.

Lei era sicura del fatto suo: ogni volta le andava bene. Non c'era da meravigliarsi, quindi, se, intenzionata a "regolarizzare" la sua posizione in Italia, era uscita dalla Questura facendo i salti di gioia per l'approvazione della sua pratica. Ma pochi giorni dopo la sua soddisfazione è dovuta svanire, di colpo. L’esibizione del suo passaporto originale, associata ai precedenti reati a suo carico, aveva consentito alla Scientifica di stabilire le esatte generalità e di attestare la falsità di tutte quelle precedenti.

La bella moldava infatti, sprovvista di documenti o in possesso di quelli falsi, eludeva di volta in volta i controlli dichiarando generalità diverse. Da quel momento in poi però, tutti gli uffici che nel passato hanno controllato la 31enne e che nelle varie circostanze avevano ricevuto le generalità più bizzarre, l’hanno segnalata alle rispettive magistrature per i reati di false attestazioni ad un pubblico ufficiale sulla propria identità e per sostituzione di persona, e anche, come le è capitato al commissariato jesolano, anche per uso di atto falso. Tant’è che in circa un mese la bella moldava ha collezionato già ben quattro denunce da altrettanti uffici delle Forze dell’ordine nel Veneziano.  

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