rotate-mobile
Cronaca

«Vogliamo un futuro qui», la protesta degli studenti veneziani contro il caro affitti

Giovani universitari da tutto il Veneto si sono trovati questa mattina sul Ponte di Rialto per denunciare la condizione di precarietà della componente studentesca

«Vogliamo un futuro qui!», i giovani si mobilitano contro emergenza abitativa e caro studi. Questa mattina, alle 8.30 sul Ponte di Rialto a Venezia, si sono riuniti studenti da tutto il Veneto per partecipare al presidio dell'Unione degli Universitari (Udu) e della Rete degli Studenti Medi, organizzato per denunciare la condizione di precarietà della componente studentesca.

Gli studenti hanno denunciato anche le criticità legate ai prezzi dei libri, a un benessere psicologico non garantito, e a un sistema di trasporti ed infrastrutture inefficienti. «Oggi studenti da tutto il Veneto sono con noi per dire basta alla scellerata politica di Zaia e Donazzan sul diritto allo studio - ha detto Marco Nimis, coordinatore degli Studenti Medi del Veneto -. I libri sono un spesa pesante per le famiglie, continuano ad aumentare i costi degli affitti e dei trasporti pubblici, mancano le borse di studio e la Regione non muove un dito. Ma ora basta, noi vogliamo un futuro qui e faremo il necessario per prendercelo».

Gli studenti da mesi si stanno mobilitando a livello nazionale, «ma questo flash mob è il punto d’incontro degli studenti del Veneto, che da un anno aspettano risposte dalla Regione», ha dichiarato Laura Bergamin, coordinatrice dell’Udu Verona. «Il Veneto è la vergogna d'Italia sul diritto allo studio: Zaia e Donazzan dormono, mentre noi studenti un posto dove dormire non ce l'abbiamo», ha invece detto Domenico Amico, coordinatore dell'Udu Padova.

A Venezia i posti letto per turisti hanno superato il numero di residenti. «E in tutto ciò - ha sottolineato Marco Dario, coordinatore di Udu Venezia - gli studenti sono costretti a pagare anche 700 euro al mese per un affitto. È questo il grande piano del Veneto per una delle città universitarie più importanti del Paese?».

L'iniziativa degli studenti universitari trova il sostegno della Cgil di Venezia. «A Venezia - spiega il segretario generale, Daniele Giordano - studenti, lavoratori e pensionati condividono la difficoltà nel sostenere le spese per degli affitti ormai fuori controllo. Soprattutto i giovani lavoratori e gli studenti si trovano nella situazione di dover rinunciare a rimanere nel nostro Territorio a causa di un costo della vita che ormai sembra essere più allineato alle masse di turisti che ai pochi residenti. La monocoltura turistica della città d’acqua e della terraferma - conclude - si nutre della presenza di giovani che hanno la necessità di sostenere le spese necessarie alla loro istruzione, e per questo si trovano costretti ad accettare i cosiddetti "lavoretti", che spesso sono lavoro nero, poco retribuito e sicuramente precario».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Vogliamo un futuro qui», la protesta degli studenti veneziani contro il caro affitti

VeneziaToday è in caricamento