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Cronaca San Polo / Calle San Rocco

Palo di una rapina incastrato dalle telecamere e dai suoi tatuaggi

M.C. lunedì si era posizionato sulla porta d'ingresso di una tabaccheria in campo San Rocco per agevolare la fuga del complice. Aveva una sciarpa per coprire i tatuaggi: non è bastato

Un dettaglio. Un'intuizione. E in poco tempo un caso può essere risolto. "Potere" delle telecamere di sorveglianza di una tabaccheria in campo San Rocco, a San Polo. Lunedì scorso, infatti, verso le 16.30, due uomini hanno rapinato il titolare minacciandolo con un taglierino. Bottino 2mila 400 euro. L'incasso di giornata. Il palo ora si trova in stato di fermo. M.C., 43 anni, residente a Chirignago, è stato tradito da alcuni particolari che hanno messo sulla buona strada gli investigatori della squadra mobile di Venezia.

La telecamera di sicurezza, infatti, ha immortalato tutto il colpo. M.C. è la prima persona ad entrare nell'esercizio. Si posiziona sulla porta d'ingresso, tenendola aperta per agevolare la fuga del complice, che in un attimo arriva al banco ed estrae il taglierino col volto travisato da un cappello di lana nero. Il palo ha una sciarpa, nonostante la giornata fosse gradevole, e un paio di occhiali. Questo indizio porta gli inquirenti a presupporre che sul collo avesse qualcosa da nascondere. Qualche segno distintivo. Controllando tra i veneziani segnalati e con precedenti per reati contro il patrimonio, la polizia arriva alla fotografia segnaletica di M.C., che viene "intercettato" da un'altra telecamera di sorveglianza mentre insieme al complice si allontana da campo San Rocco dopo il colpo. Già a occhio nudo si intuisce che sono la stessa persona. Al collo due tatuaggi: sulla sinistra un angelo con il numero 17, sulla destra il nome di una donna. Le foto vengono mostrate anche al titolare, che riconosce senza tentennamenti il palo.

Scatta quindi la perquisizione domiciliare, effettuata giovedì mattina. A casa del rapinatore viene trovata la stessa sciarpa indossata il cinque novembre e lo stesso paio di scarpe, di colore rosso. Tutto combacia. Anche il fatto che nell'abitazione ci fossero 500 euro in contanti, secondo gli inquirenti provento della rapina alla tabaccheria. Sulla base dei riscontri, il 43enne è stato sottoposto a fermo per rapina aggravata in concorso. Proseguono invece le indagini per individuare il complice di M.C.

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