Redentore in salvo, 175mila euro stanziati per "notte famosissima"

Commissario o meno Venezia avrà il suo Redentore. L'intenzione dell'amministrazione comunale non poteva essere più chiara: anche in un momento simile non si può rinunciare alla notte più attesa dell'estate in laguna e quindi, come riporta il Gazzettino, nonostante l'assenza di sindaco, Giunta e Consiglio comunale, anche prima dell'arrivo del commissario prefettizio la festa veneziana era già stata messa in salvo.

Lo stanziamento di 175mila euro per la “notte famosissima” era stato infatti deciso da una Ca' Farsetti sull'orlo del baratro e dai consiglieri pronti a dimettersi ma consapevoli di dover chiudere alcune questioni importanti prima di lasciare gli uffici del palazzo che dà sul Canal Grande. Di tutti quei soldi, che fanno in realtà parte del mezzo milione di euro circa che il Comune ha stanziato per le manifestazioni cittadine di quest'anno, 15mila serviranno per organizzare i treni speciali previsti come sempre per permettere a tutti di raggiungere (e poi lasciare) la laguna; tutto quello che resta, invece, andrà nel budget per i “foghi”, dato che lo spettacolo pirotecnico da sempre orgoglio della laguna non costa certo poco, anzi. Resta fuori dal conto il ponte votivo, l'enorme passaggio di chiatte che ogni anno collega la chiesa del Santo Spirito alle Zattere, tagliando a metà il canale della Giudecca, ma la sua realizzazione dovrebbe essere affidata come sempre ad Insula. Intanto si torna a temere per i “topi” veneziani, che già l'anno scorso parevano dover essere esclusi dalla festa. La capitaneria questa volta è stata chiara: per trasformare una barca da trasporto merci in una per passeggeri serve una deroga, quindi niente feste sui “mototopi” tradizionali. Senza un intervento del Comune, d'altronde, a riguardo c'è poco da fare.