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Cronaca Santa Croce

Offese al ristorante: Tripadvisor accusato, ma mancano i colpevoli

Insulti pesanti contro i camerieri e il titolare in una recensione del 2012, ma anche se violava il regolamento nessuno l'ha rimuossa dal sito

In una recensione online del novembre 2012 camerieri, titolare e dipendenti di un ristorante di Santa Croce si sono visti definire “pezzi di m....”, colpevoli di un “servizio terribile” anche a fronte di una qualità del cibo soddisfacente e così, impugnando il regolamento del portale web e una querela per diffamazione, il personale veneziano ha deciso di passare alle vie legali. Peccato che, secondo il giudice, non sia possibile identificare i responsabili e sia quindi scattata la procedura di archiviazione.

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OFFESE ONLINE – Nel mirino è finito proprio Tripadvisor, il più noto sito internet dedicato ai viaggiatori e agli amanti della buona cucina: il portale si basa principalmente sulla possibilità di scrivere e leggere recensioni degli altri utenti, che permettono di stabilire se un posto sia valido o meno; tra le schede online del sito ci sono alberghi, bar, pizzerie e ristoranti, ma il metodo di votazione e critica non ha mancato di suscitare diverse polemiche nel corso degli anni, solo che questa volta si è finiti dritti davanti al giudice. La recensione di un turista americano avrebbe infatti stroncato violentemente un locale di Santa Croce, arrivando addirittura ad insultare il personale. La cosa non è certo andata giù al titolare, che quindi ha deciso di presentare una querela.

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TUTTO INUTILE – A distanza di diversi mesi, però, pare proprio che la voglia di rivalsa dei ristoratori sia destinata a restare insoddisfatta: il giudice avrebbe infatti fatto partire le procedure per l'archiviazione del caso in quanto impossibile identificare i reali responsabili della diffamazione. La cosa curiosa, però, non è tanto la difficoltà a ritrovare il turista dalla lingua avvelenata (stando al nickname utilizzato sul sito sarebbe americano), quanto l'impossibilità manifestata dalle autorità a risalire ai responsabili del portale web: Tripadvisor ha la sua sede centrale nello stato di New York, negli Usa, ma in realtà ha anche un contatto italiano, una srl di Milano, quindi perché non interpellare i responsabili meneghini? Tanto più che i ristoratori veneziani puntano il dito proprio contro i gestori del sito, colpevoli di non aver rimosso o almeno censurato la recensione incriminata che, con le sue offese e i suoi termini ingiuriosi, contravveniva in pieno il regolamento del portale web. Ora il titolare del ristorante e i suoi dipendenti si sono opposti alla pratica di archiviazione, ma tutto resta nelle mani del gup.

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