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Cronaca Scorzè

Evase, sequestrò e stuprò donna. Per lui arresto notificato in carcere

Un 28enne tunisino, già fermato per rapina e violenza sessuale, era fuggito ad ottobre dal penitenziario di Pordenone. Poi aveva violentato un'altra giovane

Evaso dal carcere di Pordenone il 15 ottobre scorso, aveva stuprato una donna di 28 anni, abbandonandola a Scorzè. Poi a bordo dell'auto della giovane vittima aveva raggiunto Selvazzano (PD), dove era stato rintracciato durante un controllo da un agente della polizia stradale.

Le indagini hanno permesso di confermare il quadro indiziario a carico di un 28enne tunisino, accusato di sequestro e violenza sessuale ai danni della giovane, bloccata in un parcheggio poco lontano dal carcere di Pordenone e costretta a seguire l'evaso. Segregata e sottoposta a violenza per una notte, era stata rilasciata all'alba in forte stato di choc.

Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip di Venezia, è stato notificato nel carcere Montorio di Verona al 28enne dai carabinieri di Venezia. In particolare, gli indizi hanno trovato conferma dalle analisi compiute dai Ris di Parma e dai riscontri raccolti dal nucleo investigativo. A inizio dicembre, il detenuto aveva patteggiato due anni di reclusione, davanti al tribunale di Pordenone, che lo aveva giudicato per la sola evasione.

L'uomo era stato incarcerato dopo che il 14 febbraio scorso aveva rapinato, sequestrato e tentato di violentare un'infermiera in via San Massimo a Padova. In seguito, gli erano stati attribuiti altri due episodi di violenza ai danni di due prostitute. Rinchiuso nel carcere di Pordenone, ne era fuggito mettendo fuori gioco un agente addetto all'apertura porte con un colpo alla nuca.

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