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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sanità / Dolo

Silvia Pini è la prima donna primario di ortopedia in Veneto

Dal primo marzo è alla guida del reparto all'ospedale di Dolo. «Sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia». Le congratulazioni del governatore Zaia e del sindaco Naletto

Silvia Pini è la prima donna a capo di un reparto di ortopedia in Veneto, la terza in Italia. Ha assunto l'incarico il 1° marzo all'ospedale di Dolo, gestito dall'Ulss 3. «Sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia - è il suo primo commento -. Il giorno in cui, in quanto donna, non devo dimostrare niente a nessuno. Quando le donne perdono tempo a cercare di dimostrare quello che valgono in più rispetto agli uomini, hanno già perso». Secondo Pini «la cosa che manca ora, nella mia branca specialistica, è l'esempio di altre donne ai vertici». E non è d'accordo sul luogo comune secondo cui in ortopedia prevalgano gli uomini perché serve forza fisica. «Penso che non serva sempre, anzi. È fondamentale invece l'ingegno, la giusta leva, calcolare le giuste linee di forza».

«Ha vinto il concorso il più bravo, il più titolato e il più preparato ortopedico tra una rosa di professionisti d'eccellenza - dice il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato -. Il fatto che il più meritevole si sia rivelato un medico donna, riempie d'orgoglio la nostra azienda sanitaria». Alle congratulazioni si uniscono il governatore Luca Zaia e il sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto: «Un segnale forte e bello, ennesima dimostrazione che le donne non hanno da dimostrare niente a nessuno», commenta Zaia, mentre per il primo cittadino «oggi è un giorno di festa e questa è una notizia importante, che ci riempie di gioia e di orgoglio».

«Quando Silvia Pini è stata nominata primario abbiamo tutte esultato di gioia - aggiunge Maria Silvia Spinelli, chirurgo ortopedico oncologo responsabile della Commissione pari opportunità della Società italiana ortopedia e traumatologia (Siot) -. Vediamo nella sua nomina una realizzazione per ognuna di noi, uno sguardo al futuro a cui possiamo ambire».

Pini è nata a Monza, è cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova. Ama la motocicletta, le immersioni subacquee, lo sci. Scatta foto, scrive racconti e ha recitato per passione. «Mi sono innamorata del corpo umano da bambina, volevo capire com'era - racconta -. E l'ortopedia è una delle branche chirurgiche più vaste: i distretti chirurgici sono tantissimi, riguardano differenti parti del corpo e si può avere a che fare con tutte le età, da quella pediatrica all’ultracentenaria. È una chirurgia funzionale, pragmatica: ad ogni problema si cerca una soluzione pratica». Prima di assumere il nuovo ruolo ha studiato medicina all'università di Padova e, durante la formazione, ha svolto un periodo di attività all'ospedale La Timone di Marsiglia. «I miei interessi e la formazione - aggiunge - sono stati maggiormente rivolti alla protesica di anca e alle revisioni complesse. Dopo aver lavorato per 12 anni all'ospedale di Dolo, dal 2020 al 2023 ho prestato servizio al Cto di Camposampiero, dove ho potuto ulteriormente approfondire le problematiche legate alla traumatologia e, in particolare, gestire interventi di protesizzazione complessi su esiti di fratture di bacino e chirurgia di revisione. Dal primo marzo, con onore, inizio l'avventura ritornando in famiglia come direttrice dell'ortopedia e traumatologia di Dolo».

«Saremo per i pazienti un riferimento per la protesica, il trauma e la chirurgia di elezione - conclude Pini. - Il bacino di utenza al quale dobbiamo dare risposta è molto grande e per questo motivo il progetto di crescita è non solo dell'ortopedia ma di tutto l'ospedale. La volontà è valorizzare lo staff tutto, utilizzando al meglio le singole competenze e favorendo la crescita professionale dell'intera équipe».
 

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