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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Bissuola / Via Po

"Occupato" il cantiere per l'abbattimento dei cubi al Bissuola: "Brugnaro, ferma la ruspa"

Poco prima delle 16 di mercoledì è apparso il primo striscione, appeso sulla ruspa che staziona al Parco. Gli attivisti non ci stanno e chiedono che i soldi siano usati diversamente

La prima ruspa ha fatto capolino martedì pomeriggio, e il sit in di protesta non si è fatto attendere, l’indomani stesso. Nel pomeriggio di mercoledì i ragazzi del Collettivo L.O.Co. e del Coordinamento studenti medi Venezia Mestre, hanno voluto lanciare un chiaro messaggio all’Amministrazione comunale sulla tanto discussa decisione di eliminare i cubi del Parco Bissuola. Quello che dovrebbe essere uno "step" per risolvere il problema del degrado nell’area verde cittadina.

L'occupazione del cantiere dei Cubi al Bissuola

Il primo striscione contro la "decisione scellerata” è stato appeso poco prima delle 16, proprio sulla ruspa che da un giorno staziona davanti ai cubi. “Gigi non ti arrabbiare, ogni scherzo vale. Con la vostra sicurezza ci avete rotto i cubi!”. Questo il messaggio di facciata, che nasconde critiche molto pesanti a Brugnaro, da parte di chi, anche in passato, non ha mai risparmiato frecciate al primo cittadino lagunare.

Stilettate al sindaco. “L’episodio dei cubi è solo l'ultimo di una lunga serie - spiegano gli attivisti - ed è l'ulteriore sintomo delle politiche scellerate ed escludenti che il sindaco continua ad attuare, politiche che giorno dopo giorno andranno solo a spostare il degrado di cui tanto si parla da Via Piave a via Cappuccina, dal Parco Bissuola alla via accanto, dal centro di Mestre a poco più lontano. Per non parlare dei numerosi tagli alla cultura, Mestre come Marghera aveva numerosi teatri attivi ormai chiusi, il Teatro Aurora, il Teatro della Murata o appunto il Teatro del Parco Bissuola, perché invece di abbattere i cubi il sindaco non investe sull'apertura del Teatro?”.

Secondo il collettivo, le politiche che sta attuando il sindaco tendono ad articolarsi su un piano superficiale, non in grado di analizzare a fondo il problema e carpirne la radice. "Le conseguenze delle sue politiche caro sindaco - scrivono in nota - saranno una città deserta, vuota, abitata da uomini che girano per le strade con i mitra ma che di sicurezza hanno solo quella che provano indossando la loro divisa, con i giovani rinchiusi nei centri commerciali e i teatri abbandonati, la biblioteca piena di ragazzi ma troppo piccola per accogliere tutti, i cinema sempre più costosi, una città dove le fasce più deboli verranno abbandonate o emarginate. Noi rifiutiamo questo modello di città! La protesta contro l'abbattimento dei cubi è solo un ulteriore simbolo della nostra battaglia principale che ci vede determinati nel rivendicare il nostro diritto alla città, nel voler far rivivere i luoghi abbandonati".

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