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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Passa la piena, restano i danni del maltempo: dichiarato lo stato di crisi per il Veneto

Venerdì torna il sole: ora la conta dei danni, sicuramente ingenti soprattutto nel Veneto orientale. Nuovo appello del consorzio di bonifica: "La rete idraulica è insufficiente"

Si attenua l'emergenza fiumi nel Veneto orientale, il sole torna a rischiarare la provincia dopo le scroscianti piogge cadute tra la notte e il mattino di giovedì che hanno fatto tracimare molti dei canali dell'area del Portogruarese. La violenta perturbazione ha fortunatamente lasciato il comprensorio, anche se per sabato sono previste nuove precipitazioni. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha firmato il decreto di stato di crisi, a poche ore dalla bufera. Un primo bilancio dei danni prova a farlo il consorzio di bonifica del Veneto orientale, i cui tecnici hanno tenuto costantemente monitorati i livelli idrometrici sul territorio: "La situazione dei canali di bonifica è praticamente rientrata alla normalità - si legge in un comunicato diffuso venerdì mattina - grazie all’incessante azione degli impianti idrovori, mentre i livelli dei fiumi Reghena e Malgher sono ancora elevati ma comunque in discesa".

Prime approssimative stime fanno ammontare il costo di questa emergenza idraulica per il consorzio in circa 150mila euro per l’energia elettrica necessaria al funzionamento straordinario delle idrovore e a 20mila euro per le ore di lavoro del personale e degli operai impegnati a fronteggiare la situazione. "È ancora presto - aggiungono - per poter calcolare i danni subiti dalle opere di bonifica che pure, dalle prime segnalazioni degli operatori in loco, ci sono stati". Di sicuro, secondo l'ente preposto alla sicurezza idrogeologica dell'area, "quanto accaduto evidenzia ancora una volta come la rete di opere idrauliche preposte alla difesa del territorio sia ormai sottodimensionata per affrontare condizioni climatiche e di sfruttamento del territorio molto diverse rispetto a quando fu realizzata".

Va da sé la fondamentale importanza dell'attività di ricerca e progettazione di interventi per potenziare e adeguare le opere, ma soprattutto a sollecitarne il finanziamento da parte degli enti competenti, i particolare la Regione Veneto. "Con i contributi dei consorziati - conclude l'ente - si continuerà invece a garantire l’esercizio e la manutenzione della vasta rete di bonifica con lo scopo di mantenerne la massima funzionalità possibile".

La Regione non è stata con le mani in mano: "L’assessore Gianpaolo Bottacin, in sopralluogo nelle aree più colpite, ha attivato la protezione civile regionale per verificare e censire i danni dalla bufera di giovedì per predisporre tutta la documentazione necessaria per la declaratoria”, fa sapere il presidente della Regione, Luca Zaia. E' stato deciso di firmare un  decreto di stato di crisi, attivando così le componenti professionali e volontarie del sistema regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli enti locali per l’intervento di soccorso e il superamento dell’emergenza.

"La ricognizione puntuale dei danni prosegue in queste ore e la dichiarazione dello stato di crisi da parte del presidente della Regione consente di attivare il percorso di richiesta risarcitoria previsto dalla legge nazionale 225/1992 - continua la nota - L’assessore Bottacin insieme ai tecnici della protezione civile regionale, ha già raccolto una corposa documentazione su quanto è avvenuto nel Portogruarese e nel Veneto Orientale e nelle diverse aree montane del Veneto, dalla Lessinia all’Altopiano di Asiago, alle montagne bellunesi".

L'Arpav comunica intanto una nuova ondata di maltempo in arrivo con vento, piogge e nevicate: la protezione civile del Veneto ha quindi diramato una serie di avvisi, tutti valevoli dalle 8 di sabato 5 marzo alle 14 di domenica 6 marzo. Lo stato di attenzione per nevicate è dichiarato per le zone alpina e prealpina della regione. Lo stato di attenzione per vento forte è dichiarato sui rilievi, sulla costa e sulla pianura limitrofa. Lo stato di attenzione per criticità idraulica sulla rete principale è dichiarato sui bacini Piave Pedemontano; Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Livenza-Lemene-Tagliamento. Lo stato di preallarme per criticità idraulica sulla rete secondaria è dichiarato sui bacini Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone. Lo stato di attenzione per criticità sulla rete idraulica secondaria è dichiarato sui bacini Alto Piave; Adige-Garda-Monti Lessini; Livenza-Lemene-Tagliamento. Lo stato di preallarme per criticità geologica è dichiarato sui bacini Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone. Lo atato di attenzione per criticità geologica è dichiarato sui bacini Alto Piave e Adige-Garda-Monti Lessini. La fase più significativa degli eventi meteorici è prevista tra le ore centrali e la serata di sabato.

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