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Cronaca

Tram e tagli? A Venezia le immatricolazioni di nuovi autobus si sono dimezzate

Ad affermarlo è l’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp, sulla base di dati Aci. Nel territorio lagunare il calo è stato del 51,3%. Le altre province se la passano meglio

Nel 2015 in Veneto le immatricolazioni di autobus sono diminuite dell’8,2% rispetto al 2014. Se si prendono in considerazione le immatricolazioni di autobus con capienza superiore a 60 posti, il calo registrato è stato addirittura del 23,9%. Per quanto riguarda invece le immatricolazioni di autobus con capienza fino a 30 posti c'è stata una crescita del 16,1%, mentre sono rimaste invariate le immatricolazioni di autobus con capienza compresa tra i 31 e i 60 posti. La provincia veneta in cui vi è stato il calo maggiore delle immatricolazioni di autobus è Venezia (-51,3%), seguita da Rovigo (-50%), Belluno (-48%), Treviso (-17,9%), Vicenza (-10%) e Padova (-2,4%). A Verona, invece, c'è stato un aumento (+76,5%). Questi dati derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base di dati Aci.

Nel 2015 in Italia le immatricolazioni di autobus sono state 3.007, contro le 2.792 del 2014. Vi è dunque stato un aumento del 7,7%. Sono cresciute sia le immatricolazioni di autobus con capienza fino a 30 posti (+21,5%) sia quelle di autobus con capienza superiore a 60 posti (+9,1%), mentre sono in lieve flessione le immatricolazioni di autobus con capienza compresa tra i 31 e i 60 posti (-0,8%).

L’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp fornisce anche il prospetto dell’evoluzione delle immatricolazioni di autobus a livello regionale, dalla quale emerge che la regione che nel 2015 è riuscita ad incrementare di più le immatricolazioni rispetto al 2014 è la Valle d’Aosta (+122,2%), seuguita in questa speciale graduatoria da Abruzzo (+120,4%), Toscana (+118,5%), Molise (+72,7%) e Lombardia (+42%). Bisogna precisare, però, che il risultato eccellente di alcune regioni, come la Valle d’Aosta e il Molise, è dovuto al fatto che con volumi ridotti di autobus immatricolati è più facile far registrare incrementi percentuali significativi. Agli ultimi posti della graduatoria, invece, si trovano Trentino Alto Adige (-54,7%), Sardegna (-45%), Marche (-42,5%), Liguria (-40%) e Friuli Venezia Giulia (-37,2%).

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