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Cronaca San Donà di Piave

«Servono mille euro per liberare suo figlio», la truffa del finto carabiniere colpisce ancora

I militari dell'Arma hanno intercettato un malfattore a San Donà di Piave: dopo aver raggirato un'anziana di 90 anni e i due figli, si era dato alla fuga. È stato arrestato a Campalto

Un'altra truffa con la tecnica del "finto carabiniere" a San Donà di Piave. Sono stati i militari dell'Arma a intercettare e arrestare l'impostore, un 20enne di Napoli già destinatario della misura del divieto di soggiorno in Veneto per un reato analogo, commesso pochi giorni prima a Padova. Trovato in possesso della refurtiva, 700 euro in contanti e gioielli rubati a una famiglia del posto, è finito in manette. Il giudice, a seguito dell'udienza per direttissima, ha disposto la custodia in carcere del ragazzo, per scongiurare la reiterazione del reato.

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A lanciare l'allarme al 112, martedì scorso, è stato un 67enne. Il modus operandi sempre il medesimo: l'uomo è stato raggiunto da una telefonata di un finto militare, per l'appunto, che gli avrebbe detto di recarsi alla caserma locale per una comunicazione urgente. Poco dopo, si sarebbe presentato presso l'abitazione un giovane, qualificatosi come maresciallo, che avrebbe comunicato al fratello e alla madre della vittima, una 90enne, che il figlio era stato trattenuto e che per liberarlo bisognava pagare la somma di mille euro.

Il malintenzionato è riuscito così a farsi consegnare 700 euro in contanti e vari gioielli e preziosi. Una pattuglia del Norm, intervenuta subito dopo la segnalazione della truffa, ha ipotizzato che il truffatore potesse spostarsi con i mezzi pubblici per sottrarsi alle ricerche. I carabinieri si sono subito diretti alla stazione ferroviaria, dove un giovane che corrispondeva all'identikit del malfattore era appena salito a bordo di un taxi. Individuata l'auto, i militari si sono messi all'inseguimento, intercettando il passeggero a Campalto.

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